Grecia
Balos e la sua laguna immensa, e l’idilliaca Gramvousa

Balos, la spiaggia più famosa di Creta, la laguna di cui si sente tanto parlare e di cui si vedono tante foto sul web, e secondo alcuni ben piazzata tra le spiagge più belle del mondo: acqua cristallina, con striature delle varie tonalità di azzurro, spiaggia bianca e roccia dorata; lingue di sabbia che si estendono da un promontorio e acqua bassa per raggiungere la terraferma, o viceversa, a seconda da come si arriva. Un vero spettacolo, ma un luogo purtroppo, nella stagione estiva centrale, già contaminato da un eccessivo turismo di massa, nonostante arrivarci sia impegnativo..
Noi alloggiavamo a Falasarna, e ci siamo spostati al porto di Kissamos (località dove non alloggerei, molto anonima, con solo pochi metri di un lungomare carino, su cui affacciano alcune taverne), per imbarcarci per un tour in barca a Gramvousa e Balos, prenotata con B-crew sailing

A Balos si può arrivare:
–in auto, facendo 7 km di sterrato, dicono piuttosto impegnativo, nel quale le assicurazioni delle auto non coprono i danni in caso di problemi, più un tratto da fare a piedi dal parcheggio, che diventa una salita impegnativa sotto il sole. Lo spettacolo però di scorgere la laguna all’improvviso pare impagabile
-con un bus della Stratour, da Kissamos che accompagna fino al parcheggio e riporta indietro verso orari prestabiliti. Costo 20 euro. https://stratatours.com/4×4-low-cost-bus-transfer-to-balos/
-con un auto presa a noleggio in loco, autorizzata a fare questo tratto
-con barche che partono da Falasarna, Kissamos o Chania (per esempio https://balos-travel.com/it/tour/gramvousa-balos-biglietto-solo-barca-2/) o con un grande ferry che parte da Kissamos, da dove ho visto ammucchiate prima, e scendere poi, centinaia di persone https://blue-daily-cruises.com/it/orari-e-prezzi-balos-e-gramvousa/
-con tour privato in barca a vela, catamarano, motoscafo o altro.
Noi abbiamo scelto l’ultima opzione. Eravamo in 8, con una barca a vela, partenza alle 9 e ritorno alle 17, 90 euro a persona incluso pranzo, bevande e snack: il plus è stato, oltre al numero ridotto di persone, che fosse inclusa la tappa all’isola di Gramvousa, che è un incanto, raggiunta dopo un paio d’ore di navigazione prima di tutti i turisti, in particolare del ferry, che ci ha consentito di godere dell’isolotto quasi deserto.
Gramvousa

L’arrivo a Gramvousa è in un mare incantevole, che mi ha ricordato un po’ l’escursione bellissima fatta a Lampedusa!
Spiccano in questa isola selvaggia, a 137 metri di altezza, i resti di una fortezza costruita nel 1579 dai Veneziani, a difesa dall’impero ottomano. Si può salire sulla cima, in una ventina di minuti, oppure si può scegliere di fare un bagno nello splendido mare: difficilmente si riescono a fare entrambe le cose, nell’ora di sosta che si ha a disposizione nell’escursione in barca

Sull’isola non c’è nulla, solo natura, mare, roccia e una distesa di agavi con fiori enormi mai visti

Noi abbiamo fatto un bel bagno, rigorosamente con le scarpette da mare, alcuni si sono avventurati nello snorkelling, e poi, con l’isola deserta, ci siamo rilassati sulla spiaggia sotto un albero, che faceva una gran bella ombra.
Ci hanno poi prelevato con il tender dal piccolo molo, per tornare sulla barca, e abbiamo pranzato al largo di Gramvousa, con piatti preparati dalla nonna del giovane e bravissimo capitano della barca, Niko (insieme alla giovane e gentile Roubi), con prodotti genuini coltivati dalla famiglia, dal sapore delizioso, vedendo nel frattempo arrivare le orde di turisti e occupare tutti gli spazi sulla spiaggia, arrampicarsi sulla roccia per la fortezza.. mentre noi pensavamo che eravamo stati molto fortunati a godercela cosi’!

Probabilmente proprio per le condizioni in cui abbiamo vissuto l’isola, è stata la tappa preferita della crociera da tutti, anche più di Balos.

Balos
Ci siamo poi spostati a Balos, accompagnati, come a Gramvousa, col tender, al punto di sbarco

C’era un grande viavai di persone che si spostavano verso la laguna, perchè lì arrivano anche i ferry

In 5 minuti si raggiunge il punto con l’acqua bassissima: la laguna è enorme!!

Ed è bellissimo camminare in questa acqua bassissima

I colori del mare sono diversi a seconda di dove si guarda: da una parte spicca il verde, dall’altra l’azzurro

Una parte della spiaggia è anche attrezzata con lettini e ombrelloni. Arrivando da questo lato occorre attraversare un tratto di mare se si vuole andare verso la spiaggia della terraferma, e il sentiero che scende, per risalire un pò ed avere la visione dall’alto. Che comunque è strepitosa!

Dopo un paio d’ore siamo ritornati alla nostra barca e abbiamo veleggiato verso il porto, per quel poco che il vento ci ha consentito, quel giorno straordinariamente fermo, al contrario dei giorni precedenti.
In conclusione, siamo stati contenti di questa gita in barca, intanto perché navigare e vedere la costa dal mare è sempre bello. Inoltre per aver avuto così la possibilità della sosta a Gramvousa; e non ultimo, per non aver accumulato ansia per lo sterrato, e fatica per la risalita.
La laguna di Balos è bellissima e imperdibile; forse si perde un pò di meraviglia non vedendo spuntarla dall’alto; tuttavia la confusione, le persone eccitate in ogni dove, il fenomeno dell’overtourism che contrasta col suo essere ancora incontaminata, la mancanza di ombra, quindi il gran caldo sotto il sole (e non ci ho neanche pensato all’affitto di un ombrellone tra la folla), me l’han fatta vivere in modo poco confortevole: sicuramente è da vedere perchè è bellissima, ma rimanerci molto in queste condizioni non fa per me, quindi va bene una visita di un paio d’ore per girare per la laguna, salire per vedere il panorama ma poi è stato bello tornare sulla barca! Indubbiamente è preferibile andare ad inzio o fine estate!

luglio 2025
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Meglio ELAFONISOS in Peloponneso o ELAFONISSI a Creta?

Ci sono 2 posti in Grecia che vengono spesso confusi: l’isola di Elafonisos, nel Peloponneso, e la spiaggia di Elafonissi a Creta.
Questo accade per i nomi simili, ma i due posti non hanno solo in comune l’assonanza del nome, hanno mare e spiagge di una bellezza davvero sorprendente.
Nel giro di 3 anni sono riuscita a vederle entrambe.. Davvero spettacolari
Quindi, la domanda sorge spontanea, nonostante il paragone sia tra un’isola e una spiaggia:
quale delle due è più bella,
ELAFONISOS o ELAFONISSI??
Elafonisos, nel Peloponneso, sul mar Egeo, chiamata anche Cervi, ha un mare caldo cristallino, con colori caraibici, spiagge di sabbia chiara, una delle quali, Simos, unita con un istmo ad un isolotto, che la rende facilmente riconoscibile.. poi c’è la spiaggia di Panagia, altrettanto incantevole, e il delizioso paesino di pescatori, caratterizzato da una chiesetta nel mare, collegato alla terraferma da un lungo ponte
Elafonissi, nella zona sud ovest di Creta, sul Mar Libico, è circondata da dune, alberi di ginepro e fiori di timo, ha una laguna spettacolare, che consente di camminare sull’acqua bassa limpidissima per lunghi tratti, con sfumature che vanno dal verde chiaro al turchese, e sabbia chiara, che spesso assume le tonalità del rosa
Grecia, Creta: Elafonisos, Balos, Falasarna, Chania, le meraviglie dell’ovest
Quale è più bella?
Difficile da dire, è uno scontro tra titani, un paragone a livelli altissimi.
Posso dire quale ho preferito io, per poco, soprattutto considerando come mi sono sentita, come sono stata.
Tra le due, nel cuore mi è rimasta Elafonissi, in Peloponneso!!
La Grecia, comunque, vale sempre la pena!!!
Mi sono divertita a mettere alcune foto a confronto: la prima è sempre Elafonissi, la seconda è Elafonisos





agosto 2025
Grecia, Creta: Elafonisos, Balos, Falasarna, Chania, le meraviglie dell’ovest
Ho fatto il pieno, a Creta, di oleandri fioriti e di ulivi
Di lagune, di panorami sul mare e tramonti spettacolari
Di camminate, caldo e fatica per raggiungere posti belli
Di melanzane, carne alla griglia e pesce dai sapori intensi
Di cicale, di gatti, di balconi con vista.
E vorrei tornare indietro, a quando tutto è cominciato
Creta è un’isola della Grecia molto grande, e con una settimana soltanto abbiamo deciso di circoscrivere la vacanza alla parte ovest, dove ci sono le spiagge più famose, Elafonissi e Balos.. del resto dopo essere stati a Elafonisos e Koufonissi, i 2 anni precedenti, volevo qualcosa che potesse reggere il confronto.
Premessa per l’organizzazione degli alloggi a Creta ovest
Per la visita di Creta ovest molti scelgono di alloggiare in qualche località intermedia tra Elafonissi e Balos, come Kissamos, che è un paese molto ordinario, con alloggi e negozi, a mio parere, niente di che; soltanto è carina una piccolissima parte di lungomare pedonale, dove affacciano principalmente taverne.
Oppure a Falasarna, che è stata la nostra terza scelta di alloggio.
Altri si spostano da Chania, ma i chilometri da fare sono parecchi per raggiungere le spiagge.
Noi abbiamo deciso di dividere il soggiorno in 3 località, anche in questo piccolo territorio: Chania, per visitare la città, Elafonissi, per essere più vicini possibile alla spiaggia omonima, andare al mattino presto e allontanarsi nelle ore più affollate, e tornare al tramonto, e Falasarna, per raggiungere più comodamente il punto di partenza dell’escursione in barca per Balos, a Kissamos (15 minuti), e per godere anche della bella spiaggia.
Creta, la prima tappa: Chania

Chania, o La Canea, è una deliziosa cittadina, antica capitale di Creta nel periodo ottomano, e fino al 1971, con un centro storico interessante. Formato da vie colorate e pittoresche, adornate spesso dalle floride bouganville che caratterizzano molte cittadine greche, sfocia su un incantevole porto Veneziano del XIV secolo.
Fermarsi qui come prima tappa è stato un bell’inizio della nostra vacanza a Creta.
Siamo arrivati impiegando circa 2 ore e mezzo dall’aeroporto di Heraklion,- scelto soltanto perchè il prezzo era inferiore rispetto a Chania,– per una strada piena di oleandri fioriti, ma non così spettacolare.
Giungendo in città dopo l’ora di pranzo, abbiamo facilmente trovato parcheggio nel porto nuovo, (cosa che, in altri orari,potrebbe non essere così facile, trovare parcheggio, s’intende), quindi a fianco del centro storico, e proprio di fronte ad uno dei ristoranti che avevo selezionato, leggendo le recensioni. Ci siamo fermati proprio qui, a pranzo, per il nostro primo pasto greco, da Christomannos.
Poco oltre parcheggio parte la strada per raggiungere il faro, risalente alla fine del 500, e alto 21 metri: al tramonto la sua sagoma rende la visione molto suggestiva.

Si può altrimenti proseguire sul lungo mare, arrivando al porto veneziano, che fu importante riferimento per i commerci del mediterraneo sin dal 1300, caratterizzato da antichi palazzi colorati (che ricordano un pò la Little Venice di Mykonos), riconvertiti in bellissimi alloggi sul mare nei piani alti, e in bar e taverne, dove alla sera si concentra la movida, sulla passeggiata lungomare.

Il mix di dominazioni a cui è stato soggetta la città, dai primi insediamenti greci, ai seguenti domini romani, bizantini, saraceni, veneziani, ottomani turchi, ed egiziani, conferiscono grande fascino a Chania, mischiando atmosfere e architetture miste di Oriente e Occidente; questo è soprattutto palpabile nel porto vecchio, dove, accanto agli edifici veneziani, si trova l’iconica moschea dei Giannizeri, risalente al 1645, periodo ottomano, che ha una grande cupola e altre sette più piccole

Attualmente ospita una bella esposizione fotografica, e con l’illuminazione della sera ha un grande fascino.
Dalla parte opposta si trova la fortezza veneziana di Firkas, che abbiamo raggiunto all’imbrunire, godendo del primo meraviglioso tramonto sul mare

Ritornando indietro, le luci della sera che illuminavano le case colorate del porto veneziano, creavano una bellissima atmosfera

Mi hanno colpito, nella cittadina, anche i diversi edifici storici mantenuti all’esterno come in origine, e riconvertiti all’interno in locali, musei, ristoranti, come ad esempio quello del vecchio arsenale.
Il centro si sviluppa dal porto verso lo slargo El Venizelau, dove è presente una fontana centrale, sulla via Chalidon; poco oltre, si trova la piazza dove affaccia la bella cattedrale ortodossa della città

Inoltrandosi da qui nelle vie pedonali laterali, si trovano tanti negozi di souvenir e artigianato, taverne e alloggi caratteristici e colorati, angoli pittoreschi, che si riempiono di gente e si animano, dal tramonto in poi

Meno frequentata, seppur comunque affascinante, è la parte interna che va verso il porto nuovo, chiamata Old town.
La old town, che abbiamo visitato la mattina successiva, ha vicoletti in cui è piacevole perdersi, dove si può apprezzare la parte rimasta più autentica, e anche incontrare gli abitanti nelle loro pratiche quotidiane; anche qui prolifera l’offerta di alloggi, in una zona sicuramente piu tranquilla rispetto al porto vecchio, col rischio però di trovarsi in tratti un pò lasciati andare o non ristrutturati.
Fuori dalla old town, nella deliziosa Piazza 1821, che ha un atmosfera molto greca ed è frequentata anche dai locali, sorge la chiesa di San Nicola, con il suo alto minareto da un lato: per noi è stato molto piacevole fermarci a bere qualcosa all’ombra dei grandi alberi

Dalla mappa il centro cittadino mi era parso più grande di quanto effettivamente sia: in realtà è tutto molto vicino e facilmente raggiungibile a piedi.
All’esterno del centro storico, ci sono strade trafficate, e piene di catene di negozi per lo shopping.
Ah.. dimenticavo 2 cose: per la città ci sono gatti ovunque

e i tramonti, come nel resto di Creta, sono indimenticabili

Chania: il nostro alloggio
Avevo valutato. al momento di scegliere l’alloggio. di stare nella zona del centro storico o del porto vecchio: nonostante il timore per la difficoltà di parcheggio, e aver letto della rumorosità della zona di notte, mi sembrava un’esperienza più affascinante.
Ho prenotato last minute, ovvero il giorno precedente, tramite Trip.com che mi dava il prezzo più basso, all’Elia Estia

La suite con vista mare all’ultimo piano di un palazzo d’epoca, si è rivelata favolosa. Non siamo neanche stati disturbati troppo dalla musica nella lunga serata

L‘Elia group ha una serie di palazzi ristrutturati tutti in posizione davvero top, con un’ottima qualità prezzo (soprattutto last minute, quando i prezzi si abbassano).
In alto, dal nostro terrazzino, potevamo vedere tutto il porto Veneziano, l’antica Moschea proprio sotto, e il faro, incluso il tramonto: un panorama sorprendente

Solo rovinava un pò la vista un edificio di fronte in fase di ristrutturazione (forse).
Il mio consiglio per Chania è di scegliere una struttura in uno dei tanti edifici ristrutturati panoramici che guardano il porto (Elia Palatino, Elia Zampeliou, Nostos, casa Lucia. ecc) o in alternativa nella graziosa via Kondilaki (dove ne avevo individuati qualcuno che mi è sembrato poi, dall’esterno, molto carino: Shalom luxury hotel, Santrivani, o i ben posizionati Filea o Aoria estate old port, o Nikolas rooms, di fronte alla cattedrale)
Cena a Chania: il ristorante senza tetto
Per cena, dietro consiglio di alcuni amici, abbiamo scelto il ristorante Ela, nella vivace e bella via Kondilaki, che ha tavoli all’esterno sotto a piante fiorite di bouganville, e all’interno, nei locali di una antica fabbrica di sapone a cui manca il tetto, mai ricostruito dopo in incendio. Ambiente davvero affascinante e singolare, cena a lume di candela, un pita gyros eccezionale!

Elafonissi: sabbia rosa e striature di blu

Da Chania a Elafonissi occorrono quasi 2 ore di auto, per una via tortuosa piena di salite e discese, curve, ma anche di oleandri e boschi di ulivi che, nel punto più bello, si inoltra in una gola, e prosegue poi attraversando piccoli paesini, ognuno con invitanti taverne.
Elafonissi è famosa per la sua laguna di acqua bassa trasparente, collegata ad un isolotto di fronte, anch’esso lambito da un mare stupefacente

Per arrivarci si deve lasciare l’auto in uno dei parcheggi a pagamento (il più vicino costa 5 euro al giorno, quello più lontano 3) e percorrere un facile sentiero, che scende verso il mare per una quindicina di minuti, in mezzo a una stupenda vegetazione dove spiccano i fiori viola di timo.
L’ora migliore per andare alla spiaggia è dopo le 9 del mattino: prima i colori non sono ancora ben evidenti ed apprezzabili

Verso le 11 comincia ad arrivare molta gente, anche i pullman delle escursioni, ma una volta giunte al mare, le persone si disperdono, e a parte nella zona degli ombrelloni in affitto, sulla parte più grande della spiaggia (che pare si esauriscano molto presto), non si ha la sensazione di una folla esagerata. Attraversando la laguna, verso l’isolotto, si trova meno gente

Anche la parte dietro alla laguna ha una bella spiaggia lunga, e di prima mattina è quasi deserta.
I colori del mare cambiamo in base agli orari e anche al vento, creando sfumature pazzesche

I tramonti, a luglio attorno alle 20.30, sono meravigliosi

Il nostro alloggio a Elafonissi: Elafonissi resort by Kalomirakis Family
Nel punto dove le auto non possono andare oltre, sorge l’Elafonissi Resort: una gran comodità arrivare e avere il parcheggio riservato, e godere, la sera quando tutti i turisti se ne vanno, di una pace infinita

L’edificio principale ospita una taverna carina, con vista in lontananza su Elafonissi, la reception, e alcune camere; le altre, di diverso tipo, in edifici da 2, si trovano in mezzo ad uno splendido bosco di ulivi

All’arrivo abbiamo avuto un upgrade di camera, che abbiamo molto apprezzato: da una stanza ad un ampio studio curatissimo, e arredato con molto gusto, con angolo cottura e terrazzo sugli ulivi. Sul fondo, si vedeva il mare

In questo studio siamo stati benissimo: è evidente in ogni particolare l’attenzione della proprietà alla comodità del cliente. In camera oltre al bollitore è presente un forno a microonde, una macchina con cialde, una seconda macchina per il cappuccino, acqua a disposizione nel frigo. Balcone attrezzato con ombrellone, tavolino, sedie, e un lettino prendisole. Al mattino, la pace davanti al bosco di ulivi, col mare all’orizzonte, il canto degli uccelli, il suono del campanello delle capre, la luce del sole che si alza dietro la montagna, infondono un senso di pace assoluta

Alla taverna abbiamo mangiato molto bene; in particolare, ho mangiato la migliore mousakka di sempre, e un delizioso iman, una melanzana ripiena di se stessa, con salsa di pomodoro. Lo spazio per parcheggiare l’auto è di fronte all’alloggio

I gestori del resort sono persone molto gentili e professionali.
Fuori dalla struttura sono presenti 2 market di alimentari, con prezzi normali, un bar, un negozio di souvenir e l’occorrente per il mare: gli ombrelloni non costavano molto, quello più economico 10 euro.
Kedrodasos, spiaggia selvaggia
A 10 minuti di auto da Elafonissi (si può raggiungere anche a piedi dalla parte del mare, dicono in una quarantina di minuti), si arriva alla spiaggia selvaggia di Kedrodasos.
C’è un parcheggio per le auto, in zona sterrata, e poi si scende per una quindicina di minuti, per arrivare al mare: una prima parte è fondo di roccia, poi si trovano dune di sabbia, popolate da alberi di ginepro e tantissimi cespugli di fiori viola di timo

Dall’alto l’azzurro del mare è impressionante

La spiaggia non è attrezzata, ma è facile trovare un posto all’ombra di qualche albero; abbiamo visto tende da campeggio e amache tra i rami, che fanno supporre che qualcuno ci passi anche la notte, e dev’essere, in questo contesto spettacolare, un’esperienza unica

La spiaggia è ampia e il mare azzurro a perdita d’occhio e cristallino: abbiano amato molto questa spiaggia ancora vergine (e speriamo lo rimanga)

Interessante da vedere in zona anche il monastero di Chrysoskalitissa, soprattutto al tramonto: siamo arrivati che ormai era chiuso, quindi non abbiamo potuto visitare gli interni, ma anche dall’esterno è molto suggestivo

Pranzi e cene a Elafonissi
–taverna Kalomirakis, con vista su Elafonissi, da 32 a 38€.
–Glykeria, pesce buonissimo, su un balcone splendido a picco sul mare, gentilissimi! 45.5 €
La lunga spiaggia di Falasarna

Falasarna non è un paese, sono alcune strade che scendono dalla collina fino alla lunga spiaggia, offrendo splendidi scenari sul mare, con alloggi spesso arroccati sulle colline, o lungo la strada che scende, taverne, e un minimarket.
La parte della spiaggia verso sud è molto ampia, mentre verso nord ci sono alcune baie più piccole, che abbiamo trovato meno affollate e più graziose: piccola Falasarna, Karkasouli e la spiaggia del Bird Away

Soprattutto dove erano presenti lettini ed ombrelloni, questi non erano tanti, 2, 3 file, e avevano una giusta distanza, mentre nella grande spiaggia non mi sono piaciuti per niente gli ombrelloni molto fitti.
Lo spazio di spiaggia libera è molto ampio, ma se tira vento, gli ombrelloni piantati più ordinari (noi ne avevamo acquistato uno da 11 euro) non si riescono a tenere aperti, tranne un tipo probabilmente di migliore qualità, grande, con lo sfiato antivento e legato con corde a pesi a terra

In caso di vento, e quindi di mare con le onde, restano i bellissimi colori, ma non c’è paragone con quando il mare è calmo e cristallino, anche se si possono trovare a nord, zone tra gli scogli riparate, col mare fermo e stupendo

A Falasarna stanno costruendo parecchi nuovi edifici vicino al mare, è questo, ahimè, guasta un pò la vista per le strutture che li hanno davanti, incluso il nostro alloggio, da cui si vedeva in lontananza lo scheletro di un probabile residence in costruzione.
La cosa che meno mi è piaciuta in quest’area sono state le serre, i cui enormi tendoni bianchi guastano il panorama. Sono presenti in particolare nella zona sud e.. no, non mi sarebbe piaciuto dormire in mezzo ad esse, o con quei tendoni davanti.
La zona migliore, per panorama, e meno trafficata, e a mio avviso da preferire, è quella all’estremo nord, in zona di piccola Falasarna

Il nostro alloggio a Falasarna: Golden Sun

L’alloggio che avevo scelto qui era molto caratteristico ed unico, in quanto costruito in pietra, che mi ricordava un pò gli edifici del Peloponneso.
In questa struttura hanno alloggi di diverso tipo, dalle camere, agli studios nel giardino dell’edificio della reception, in uno dei quali abbiamo dormito per una notte, per mancanza di disponibilità in quello di pietra; e inoltre studios, maisonette e appartamenti su 2 livelli nell’edificio sulla strada, in pietra fronte mare

Il primo studio era molto semplice, e più economico, con arredamento un pò vintage, ma comunque gradevole, soprattutto per la presenza di un balconcino che guardava su un giardino fiorito, e da cui sul fondo si vedeva il mare

Il secondo studio mi è piaciuto davvero molto: non solo era di pietra all’esterno, ma anche gli interni avevano lo stesso rivestimento, che se non avesse avuto il terrazzo vista mare

Per il suo aspetto rustico e le finiture in legno, si poteva immaginare di essere in una baia di montagna!

Il balcone aveva una vista magnifica su tutta la spiaggia di Falasarna e anche spostandosi nella stanza, o dallo specchio del bagno si vedeva il mare

Al tramonto poi .. che spettacolo!

Queste invece le mie sensazioni del mattino
Gli host del Golden sun sono informali e gentilissimi.
Pranzi e cene a Falasarna

–Bird Away, panini particolari e hamburger serviti sotto l’ombrellone 20 €
–Taverna Adam 32 €
–Capitan Nicholas, tavolo sulla spiaggia(da prenotare) pesce top! 45 €
–Exhotic canteen, baraccotto molto “greco” vista tramonto, a gestione famigliare, carne alla griglia superlativa e insalate emormi a prezzi bassissimi, 20 € 5 souvlaki e 4 pezzi di costine con patate fritte e pane abbrustolito
–Taverna Gilisma 32 €
Ovunque abbiano mangiato benissimo.
Ombrelloni e lettini 25/30 €
Nel market si trova di tutto.
Escusione a Balos e Gramvousa
A questa escursione ho dedicato un articolo a parte
Conclusioni
Creta è sicuramente una meta interessante, che offre molto, sia a chi ama fare una vacanza on the road, con parecchi giorni, per visitarla tutta unendo arte e mare, sia per chi vuole gare una vacanza cercando un mare ad alto livello.
Le spiagge spesso vanno conquistate, nel senso che per arrivarci può non essere così comodo, e talvolta le più famose e blasonate vanno raggiunte con accorgimenti, in alta stagione, quando l’affollamento può guastare la permanenza, e vanno lasciate nelle fasce orarie di punta, se non si vuole trasformare la vacanza in uno stress, mettendosi alla ricerca di posti più selvaggi e meno comodi. Con questi accorgimenti anche nei periodi di alto flusso turistico, si può apprezzarne l’infinita bellezza, o altrimenti vanno scelti periodi più furbi per visitare l’isola.
Le lagune di Elafonissi e Balos sono enormi, forse le più grandi mai viste, e con colori stupendi, la spiaggia selvaggia di Kedrodasos e il suo mare sono una delle cose più belle e godibili della zona, e il mare di Falasarna quando è calmo in incanto.
I tramonti sull’isola sono indimenticabili

Nella parte ovest di Creta abbiamo visto posti indiscutibilmente meravigliosi, che hanno retto il confronto con le isole visitate gli anni prima; tuttavia, nonostante ciò, il mio cuore in Grecia resta rapito da Koufonissi, e da Elafonisos e il Peloponneso.
Informazioni pratiche

Voli:
Volo Ryanair da Bologna. Chania è più vicina alla parte ovest ma scegliere un volo con arrivo su Heraklion e partenza da Chania o a/r su Heraklion puo essere più economico. La distanza tra Heraklion e Chania è di circa 200 km.
Alloggi:
La media di spesa per gli alloggi a luglio è stata di 104 euro, considerando un minimo di 87 a Chania, ottima location sul porto Veneziano, e un massimo di 135 nel posto più vicino alla spiaggia di Elafonissi; a Falasarna 90 euro studio in pietra vista mare.
Auto:
i prezzi dei noleggi auto locali differiscono di poco, si possono cercare su internet, e anche le recensioni sono per la maggior parte positive, considerando che i prezzi comprendono la casco quindi coprono tutto (tranne la circolazione nella strada sterrata di Balos).
Noi dopo aver chiesto alcuni preventivi abbiamo scelto Xerocambos, molto efficienti e puntuali nella comunicazioni.

Comunque, la Grecia è sempre una gran buona idea!
luglio 2025
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L’ultimo giorno di vacanza, a Creta

Oggi è l’ultimo giorno a Creta.
Come sempre mi alzo presto. Per godere fino all’ultimo del tempo che ho disponibile.
Non c’è vento, il meltemi, che, a noi che piace il vento, non ha infastidito, ma che ha agitato il mare in questi giorni, penalizzando il suo essere piatto e cristallino: sembra che oggi ci dia tregua. I colori no, quelli li ha mantenuti vividi: un azzurro pazzesco striato, soprattutto guardando dai tanti punti dall’alto, da dove si arriva per scendere in spiaggia.
Sul balcone giunge un profumo di salsedine, di fiori, di vegetazione mediterranea, di buono.
Il gallo canta; ogni tanto, anche qualche colombo si fa sentire, e le cicale hanno già iniziato il loro concerto: sembrano in stereofonia, rompono il silenzio, ma fanno tanto estate. Nonostante il mare piatto arriva il gradevole suono delle onde.
Il sole deve ancora fare la sua comparsa da dietro la montagna: illumina, per ora, solo la parte più lontana, a sud della lunga spiaggia di Falasarna.
Qualche auto che passa guasta un pò quest’armonia; qualche edificio in costruzione inquina la vista; qualche tendone, delle tante serre presenti nella zona, in lontananza, spezza il giallo dell’erba secca, e dell’immensa varietà di vegetazione: dagli alberi di fico, ai ginepri, dalle viti ai fichi d’india, dalle agavi alle palme, dagli oleandri fioriti agli ibiscus, dai tanti ulivi, che contraddistinguono questa terra, ai cespugli bassi con morbide forme, che nascono sulle colline attorno.
Sono io, con tutto questo.
Io con me,
con la mia parte migliore,
fatta di gratitudine,
presenza,
ascolto,
riconoscenza,
respiro a pieni polmoni,
meraviglia.
E come ogni cosa bella che giunge al termine, mi prende una nostalgia preventiva: una sensazione che mi piace perché mi fa vivere più intensamente, con attenzione e presenza, gli ultimi istanti.
Vorrei alzarmi, aprire la finestra, anche domani. e vedere il mare; respirare il suo profumo. Invece non sarà così.
Mi accingo pertanto ad incamerare tutto questo balsamo, per le responsabilità e i tormenti che mi attendono. Per trarre la forza per combattere le cattive abitudini, i coinvolgimenti tossici. Per proteggermi senza sensi di colpa, sostenere le prove e magari imparare.
Incamerare, affinché il richiamo alla mente di questi momenti, mi ricordi sempre che è possibile tornare alla bellezza, anche con le sue imperfezioni, alla pace, anche con dei pesi sull’anima. Mi ricordi che è importante nutrirsi, e ricercare il proprio benessere, per riprendere le forze, e riprendersi quella leggerezza necessaria per vivere.
Oggi sono le ultime ore a Creta.
E vedo già, dal mio balcone, che il mare ci concederà la sua estrema bellezza.
“…Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore
Adesso e per quando tornerà il tempo
Il tempo per partire
Il tempo di restare
Il tempo di lasciare
Il tempo di abbracciareIn ricchezza e in fortuna
In pena e in povertà
Nella gioia e nel clamore
Nel lutto e nel dolore
Nel freddo e nel sole
Nel sonno e nell’amore..Ovunque proteggi la grazia del mio cuore
Ovunque proteggi la grazia del tuo cuoreOvunque proteggi, proteggimi nel male
Ovunque proteggi la grazia del tuo cuoreE ancora proteggi la grazia del mio cuoreAdesso e per quando tornerà l’incanto”
V. Caposela

luglio 2025
MYKONOS: la fiera della vanità.. ma quanta bellezza!

Certi angoli e panorami di Mykonos appaiono come un quadro.
Confermano la bellezza, immaginata, letta, sentita, o guardata su uno schermo, prima di arrivarci.
E, tuttavia, lasciano senza parole, per la meraviglia, poiché la realtà supera di gran lunga l’immaginazione

Dopo aver trascorso 4 giorni a Naxos e 3 a Koufonissi, ed esserci nutriti di grande bellezza, torniamo a Mykonos, da dove siamo arrivati, per restarci una notte e un giorno, e poi riprendere il volo verso casa

Da Koufonissi a Mykonos
Da Koufonissi a Mykonos prendiamo un costosissimo traghetto, 85 euro a testa, ma veloce: quello pianificato, che ci sarebbe costato molto meno, purtroppo è stato annullato. Ci consoliamo per il fatto che guadagnano un paio d’ore da vivere a Mykonos.
All’arrivo al porto (da cui siamo partiti), prendiamo un bus verso Fabrika, che è la stazione di arrivo, alle porte della zona pedonale di Mykonos, e anche vicinissima al nostro alloggio.
L’alloggio a Mykonos

A Mykonos gli alloggi in piena stagione sono piuttosto cari.
Ho trovato, in seconda battuta, Dimele Rooms (il primo hotel prenotato aveva un buon prezzo ma era ubicato su per una faticosa salita, anche se non distante dal centro), che si è rivelato in una location perfetta, proprio perché vicinissimo alla fermata del bus e alla zona pedonale, e con vista sui famosi mulini di Mykonos: magari non sarà così affascinante come alloggiare dentro al centro, ma ha la comodità di non dover camminare con i bagagli, nella ressa tra gli stretti vicoletti della città (che in alcuni momenti è difficile percorrere anche senza bagagli🥺)

Le camere sono nuove, arredate con gusto, e davvero gradevoli; è presente la macchina del caffè Nespresso, e sono offerti un succo, degli snack dolci, e 2 brioche per la colazione del giorno successivo (anche se la questa non era prevista). Sono inclusi anche i teli mare, e il personale alla reception è davvero disponibile: ci fornisce informazioni per la visita sulla città, e anche una comoda mappa.
Abbiamo scelto una stanza con balcone e il panorama è davvero superbo: vediamo il tramonto sul mare, e ci svegliamo con la vista dei mulini a vento, simbolo di Mykonos

L’hotel ha un ottimo rapporto qualità prezzo.
Oltre al bus per l’aeroporto, alla stessa fermata di Fabrika partono tutti i bus per le spiagge, in un crocevia di traffico di pullman pazzesco, che devono parcheggiare e fare manovra sulla strada che termina, tra il flusso di gente che arriva, cerca di orientarsi, cammina per i negozi, o tra i ristoranti

Arriviamo che manca poco al tramonto.
Prendiamo una delle vie pedonali, per dirigerci proprio verso i mulini, che distano neanche 10 minuti a piedi: cominciamo ad assaporare la bellezza delle vie di porfido bordato di bianco e delle costruzioni candide, i colori vivaci dei serramenti, delle scale, dei fiori, e dei negozi che espongono la loro merce

I mulini di Mykonos e Little Venice
In pochi minuti arriviamo dai famosi mulini, ubicati su una collinetta: c’è tanta gente, la maggior parte intenta a scattare foto, a scattarsi foto, e prevalentemente agghindata come se dovesse partecipare a un matrimonio di quelli in pompa magna,- o come se fosse a ballare in una discoteca di Ibiza, -mi fa notare mio marito: invece è per strada, piena di lustrini, e accessori stravaganti

I mulini, chiamati Kato Myli, risalgono al 1500, e originariamente erano 16: ora ne sono rimasti 7, di cui di uno sono restate poche pietre. Servivano per macinare il grano,e sono indubbiamente molto affascinanti: la location sul mare è straordinaria. Non sono visitabili, solo uno è stato trasformato in museo, ma si possono osservare anche da vicino, andando persino sotto le pale

Poi, sul fondo, in basso, si scorge Little Venice, un insieme di case colorate costruite a pelo sull’acqua, che ricordano quelle di Venezia, da cui viene il nome.. incantevoli!

Il nome originale del quartiere è Alefkandra, indubbiamente ha un fascino seducente!
Vediamo poi anche, in città, una foto di come erano molti anni fa

Ci dirigiamo proprio lì per vederle da vicino. C’è un marciapiede sul mare che le precede, dove ci sono locali bellissimi e stravaganti, alcuni con la musica a palla

La folla che si aggira al tramonto è pazzesca

Infilandosi tra i locali, si sbuca nel dedalo di stradine della chora, strettissime ma fortemente pittoresche, tutte ordinate, curate, e colorate: Mykonos è davvero una “città bomboniera”

La chiesa Panagia Paraportiani
Attraversiamo queste stradine, girando senza meta, e senza accorgercene, salendo, arriviamo ad un’altro dei posti più iconici della città: la chiesa di Paraportiani, fusione di 4 basiliche risalenti dal XV al XVII secolo, che spicca, bianca, tra il cielo azzurro e il mare blu che è ai suoi piedi, e sembra fatta di panna montata, o di zucchero filato.

Ci fermiamo a sedere di fronte a un lato della chiesa guardando la parete candida e la gente passare, per un pò.
Anche in questo angolo di Mykonos partecipiamo alla fiera della vanità, uno spettacolo pazzesco e senza pudore, dove la cosa più importante è farsi una fotografia..
Beh, .. mi ci metto anch’io, e stranamente il marito riesce a fare una gran bella foto😂🤩

Il giorno successivo, al mattino, ripassiamo .. e ancora c’è folla e le persone continuano a far foto, a cercare lo scatto d’effetto, che alla vista ti farà credere quello che non è…

.. ma c’è anche, per fortuna, chi è rilassato, e, incurante, fa l’uncinetto!

Il porto vecchio e la chiesa di Agios Nikolakis
Passando dalle rovine che ci sono attorno alla chiesa, scendendo, si arriva alla zona del porto vecchio, una grande baia che inizia con una minuscola chiesetta col tetto blu, Agios Nikolakis. La via, sul lungomare, ha affacciati negozi e ristoranti, e si può fare una bella passeggiata, passando dalla piccola spiaggetta cittadina, per vedere la baia e la città dal lato opposto

La piazza della chiesa sul porto vecchio è la zona caratteristica per ammirare i famosi e meravigliosi tramonti di Mykonos

Il tramonto a Mykonos
Da poco prima del tramonto Mykonos si trasforma in un bordello pazzesco.
In certi punti, nei vicoli piu stretti, si fa fatica anche a passare, tra le persone che escono per la serata e i croceristi in visita.
Il momento del tramonto richiama davvero tantissima gente, che si mette in attesa che la palla di fuoco scenda nel mare.
Non si può dar loro torto: l’unico tramonto che vediamo è davvero eccezionale. Siamo al porto vecchio, e ci siamo riusciti a conquistare uno spazio vicino al parapetto sul mare. Sembra di essere ad un concerto, in attesa dell’uscita dell’artista: con gli altri aspettiamo che il sole scenda. E ci aspetta una meravigliosa visione!

La chora
Ci rinoltriamo tra i vicoletti della chora, ammirando i balconi e le scale colorati

le chiesette che appaiono di tanto in tanto

le boungaville che scendono e adornano gli edifici

i negozi zeppi di merce variopinta, ed estrosa

Siamo in cerca di un posto per la cena, ubriacati dai locali e con la difficoltà di scegliere, tra i posti per turisti, gli street food, gli eleganti cocktail bar.
Attendiamo un tavolo al ristorantino da Petite Tavern, che ci era stato consigliato dalla reception del nostro alloggio, un posto carino, con buon cibo e servizio cordiale..
L’ultimo giorno in Grecia
L’indomani ci resta ancora la mattinata e buona parte del pomeriggio a Mykonos, prima di lasciare, anche quest’anno, la Grecia.
Facciamo ancora un giro per la Chora. Vediamo anche il povero e inconsueto mezzo dell’immondizia destreggiarsi tra gli stretti vicoletti

Finalmente la mattina presto c’è meno gente in giro, i gatti invece sono sempre tanti 😻

La chora è un tripudio di colori, che sono più accesi con la luce del giorno, esaltandone la bellezza: il caldo torrido estivo però comincia a farsi sentire

Ripassiamo dal porto vecchio e da Agios Nikolakis

Passeggiando, notiamo, stupiti, alcuni sagrati delle chiese occupati dai tavoli dei ristoranti

Ripassiamo da Little Venice, bellissima anche con la luce del giorno, e finalmente meno affollata

e dai mulini

Mykonos non è grande, è tanto turistica, ma è da vedere e rivedere a tutte le ore; una bellezza che si trasforma, e che supera l’impoverimento dell’esaltazione dell’ego alla massima potenza

In spiaggia a Gyalos (Yalos)
Mykonos ha una piccola spiaggetta cittadina, proprio sul lungomare, oltre la chiesa di Agios Nikolakis.
Ma, vicine, raggiungibili con pochi minuti di bus, si trovano parecchie spiagge: una delle più famose è Ornos, poi c’è la chic Psarau, e la modaiola Paradise Beach. Noi decidiamo di andare a Yalos, che è raggiungibile in bus da Fabrika in una decina di minuti.
La spiaggia di Yalos è una piccola baia, con ombrelloni piuttosto fitti (e cari) e molto affollata agli inizi di luglio, e ha un mare cristallino molto bello. Ci sono molti bar e ristoranti, alcuni dei quali con musica alta

Sul fondo, vicino alle rocce, c’è una piccola parte di spiaggia libera, dove decidiamo di fermarci e farci un bel bagno. All’ora di pranzo, passiamo davanti ai ristoranti, ma nessuno ci alletta particolarmente (anche per i prezzi!), per cui decidiamo di tornare a Mykonos per l’ultimo pasto, dove troviamo un grazioso locale che vende prodotti tipici e ha pochi tavoli, proprio tra i mulini e Little Venice, Zorba Delicatessen. Concludiamo quindi in bellezza, con ottimo cibo e una vista da favola.

E poi, è l’ora di andare a recuperare i bagagli all’hotel, e prendere il bus per l’aeroporto.
La nostra vacanza è finita, ma sono certa che non sarà l’ultima alle Cicladi: queste isole sono troppo belle!!

tutti gli articoli sulle Cicladi
NAXOS, tutto quello che si può cercare in un’isola greca

L’isola di Naxos non ha soltanto un mare stupendo e grandi spiagge di diverso tipo, ha anche una chora bellissima e vivace, case bianche caratteristiche con porte e finestre colorate, vicoli stretti con la classica pavimentazione in porfido bordato di bianco, che si inerpicano fino al kastro, un castello veneziano risalente al 1200, e i resti di un tempio antico sul mare, che ti ricorda proprio di essere in Grecia

Cosa vale assolutamente la pena fare a Naxos con pochi giorni
Non posso dire quali siano gli “imperdibili“ a Naxos: ci siamo stati troppi pochi giorni, solo 4, e non abbiamo visto tutto.
Ma posso dire cosa vale la pena assolutamente fare:
-un giro tra i vicoletti della chora di giorno e fino alla Portara
-andare alla spiaggia Hawaii beach, fino a poco prima del tramonto
-andare alla spiaggia Mikri Vigla al mattino presto, quando ancora è deserta
-fare una cena al tramonto al ristorante La Rotonda, dove si ha una vista pazzesca delle Cicladi
-visitare Apeiranthos, e anche Filoti
-passeggiare a Plaka la mattina presto
Come arrivare a Naxos
A Naxos si può arrivare:
–con volo da Atene, e poi traghetto o volo interno per Naxos
–con volo da Mykonos, e poi traghetto
–con volo da Santorini, e poi traghetto
Il costo dei traghetti è quello che più incide di più sul budget: ci sono diverse compagnie che fanno la tratta, il prezzo può variare di un pò a seconda degli orari, ma quelli veloci sono costosissimi e quelli lenti, più economici, sono pochi.
Sono frequenti i ritardi delle navi, ma al porto di Mykonos (dove noi siamo arrivati) sono ben organizzati, ci sono ampie aree all’ombra, e fresche col vento, e taverne, dove bere o mangiare qualcosa, oppure semplicemente attendere.
Diciamo che, per una vacanza in queste destinazioni, bisogna prenderla con filosofia: un pò come essere in Sudamerica :) .

L’arrivo a Mykonos
Partiamo da Bologna al mattino, destinazione Mykonos, e il volo ha già un ritardo. Poiché ho letto che i ritardi sono frequenti, sia per i voli che per i traghetti, e la nostra prima meta è Naxos, non sapendo se riusciamo a fare il trasferimento in giornata, non ho prenotato né traghetto, né hotel per la notte. Se riusciremo a prendere il traghetto, dormiremo a Naxos, altrimenti ci fermeremo a Mykonos.

Trasferimento a Naxos da Mykonos
Il bus dall’aeroporto parte ogni ora per il porto dove partono i traghetti, e costa 3 euro. Si prende uscendo dagli arrivi, sulla sinistra e il biglietto si fa a bordo. Su internet si possono preventivamente consultare gli orari di partenza.
In alternativa per il porto sì può prendere un taxi, si possono trovare che attendono all’uscita degli arrivi.
Noi riusciamo a prendere il bus, anche se l’orario di partenza è passato: può darsi che attenda quando ci sono ritardi, però, ecco.. non abbiamo bagagli imbarcati, altrimenti non saremmo riusciti.
In una decina di minuti il bus arriva al porto, dove si possono fare i biglietti per il traghetto.
Poichè anche il primo traghetto in partenza è in ritardo, ci sediamo in un bar attiguo alla biglietteria, che già ha l’atmosfera greca: c’è un bel venticello fresco che da sollievo dalla forte calura. La zona di partenza dei traghetti è ben organizzata, ci sono ampi spazi al coperto con aria condizionata, e posti a sedere per attendere, e taverne dove bere o mangiare qualcosa. Ci prendiamo qualcosa da bere e, durante l’attesa, prenotiamo anche l’alloggio per la notte: scegliamo di stare alla chora, cioè nel centro di Naxos, così la vedremo di sera e l’indomani mattina, prima di prendere la macchina noleggiata, e di recarci a Plaka, dove abbiamo l’alloggio per i seguenti giorni.

L’arrivo a Naxos: il nostro primo alloggio, Enalios sunset suites, e la visita alla chora di sera
Naxos ci accoglie al tramonto, con la vista della Portara, il monumento simbolo della città sulla collinetta, e la bianca cittadina, illuminate dal sole calante







Il secondo giorno a Naxos

La Chora







La Portara, o porta di Apollo, è un tempio incompiuto del VI secolo, una porta alta quasi 6 metri e larga oltre 3. Davvero una bella sensazione trovarsi lì, vicino a questo monumento che riporta indietro nel tempo, in alto, col vento forte, e il mare attorno..

Di fronte, si ha una vista splendida di Naxos


Come muoversi a Naxos
Essendo l’isola piuttosto grande, 37 chilometri per 23, è fortemente consigliato il noleggio dell’auto.
Esiste anche un buon servizio di autobus in partenza da Naxos città, ma ovviamente si è soggetti ai loro orari e tempi, e vanno bene per arrivare nelle spiagge limitrofe (tipo fino al Plaka, oltre non so se arrivano, e non lo consiglierei)
Per il noleggio auto, ho trovato sul web Auto tour, comodo al porto, e soprattutto com possibilità di cancellazione fino all’ultimo momento, senza necessità di pagare anticipi o fornire la carta di credito, e ad un buon prezzo: devo dire che abbiamo trovato gentilezza e un buon servizio. Un plus è che sono disponibili a tener i bagagli, in caso di necessità, dopo la riconsegna dell’auto.
Il nostro alloggio a Plaka: Tolakis studios

Dopo pranzo andiamo verso Plaka, dove avevo prenotato l’alloggio presso Tolakis studios, accordandomi direttamente con Jenny via mail e whatsapp. Jenny è una host deliziosa, un grandissimo punto a favore per questa sistemazione.
Gli studios si trovano non nella parte migliore di Plaka, che è una lunga spiaggia di 4 chilometri, bellissima: sono oltre la parte più vivace e piena di locali, in una zona più ventosa e selvaggia, però, per questo, anche poco affollata. Purtroppo attorno stanno edificando molto, non grandi palazzi ma studios a 2 piani in stile cicladico, tipo il nostro, e si vedono quindi parecchi scheletri, che sembrano abbandonati (uno è proprio a fianco agli studios, ma Jenny non ne fa mistero, ha una foto su booking.com che lo mostra). L’alloggio non è sulla strada, e occorre assolutamente un auto per arrivarci, in quanto si deve imboccare una via non asfaltata, in mezzo a cannetti e vegetazione: non è l’unica sistemazione nei dintorni, ce ne sono anche altre più lussuose

I Tolakis studios sono’ formati da alcune classiche palazzine bianche a 2 piani, in stile cicladico: avevo scelto questa sistemazione per la vista mare, perchè la spiaggia si può raggiungere in pochi minuti, e per il prezzo, davvero ottimo, nonché per la disponibilità di Jenny, che ci aveva chiesto solo un piccolo anticipo per la prenotazione.

Il nostro studio è al piano superiore ed ha un terrazzo enorme (ce ne sono di diversi tipi), ha tavolino ed ombrellone, dietro c’è la campagna e davanti il mare.. e al mattino per colazione, e al tramonto è davvero bello

Ha un comodo angolo cottura ben attrezzato

Ha un bagno basico, ed è semplice nell’arredamento, ha qualche tratto vintage e poco curato, ma compensa per me il fatto che sia piuttosto ampio, molto pulito, e per l’affabilità di Jenny, pronta a rispondere alle nostre richieste, e che ci fornisce anche un ombrellone da portare in spiaggia, e acqua fresca giornaliera

La strada verso la spiaggia purtroppo non è molto curata, c’è anche un bar in stato di abbandono; vicini ci sono altri studios, e poco distante, un buon ristorante.
Al mattino presto posso andare a fare le mie passeggiate in solitaria lungo la spiaggia, ed è bellissimo!
Per chi cerca un alloggio con ottimo rapporto qualità prezzo, senza tanti fronzoli, lo posso consigliare!

La sera ci vediamo il nostro primo, splendido, tramonto, sulla spiaggia che abbiamo di fronte

Mentre il giorno dopo mi aspetta la mia consueta passeggiata, con i colori del mattino

I giorni successivi: in giro per spiagge a Naxos

I giorni successivi andiamo in giro per spiagge: non facciamo propriamente vita da mare, stando sdraiati su un lettino tutto il giorno, perchè le spiagge da vedere sono tante, e io almeno qualcuna voglio vederla! Quindi spesso stiamo al mattino in un posto e al pomeriggio in un altro. Le spiagge di sabbia sono prevalentemente sulla costa ovest di Naxos.
Plaka

Plaka è una spiaggia di sabbia bellissima, lunga 4 chilometri. Ha una parte selvaggia, dove alloggiamo noi, poco prima di Orkos, e alcune parti attrezzate, intervallate da tanta spiaggia libera, andando verso Agia Anna, ovvero in direzione Naxos. In questa zona, verso Naxos, una strada la costeggia, e si trovano belle taverne dove fare colazione, pranzo o cena.
Fornisco qualche indicazione pratica per chi volesse andare:
-la parte migliore della spiaggia, per me, è dove si trova l’ultimo cartello per svoltare alla spiaggia dalla strada (zona studios Ploes): qui si trovano studios e locali, ci sono parcheggi, market e Atm, e passa anche il bus

-in zona ristorante Niko e Maria, verso Maragas, dove la spiaggia è larga ed iniziano le dune, ci sono alcune aree con lettini ed ombrelloni ma ben distanziati, fino all’hotel Angeliki. Da qui la spiaggia si restringe, e ombrelloni e lettini sono molto fitti; dietro alla spiaggia ci sono vari complessi abitativi. Dopo quel tratto, la sabbia diventa più grossa, e in seguito si allarga di nuovo, e da Taverna Paradiso, quella con i tavoli sulla sabbia (una delle uniche), inizia una comoda pedana, tra le dune, zona frequentata anche da nudisti non attrezzata

Questa spiaggia si chiama Maragas. Sulla punta, dove la costa svolta, c’è una chiesetta e una parte rocciosa

Proseguendo si arriva alla spiaggia di Agia Anna, che ha un bel porticciolo

Andando dalla parte opposta di Plaka, verso Orkos, ci si trova nella parte più ventosa e selvaggia: prima della termine della spiaggia, c’è un bellissimo punto mare, dove ci sono anche rocce, e dei comodi alberi che fanno ombra

Qui la strada si allontana dal mare, e per raggiungerlo si devono imboccare vie bianche che portano ai vari alloggi e alla spiaggia. Purtroppo questa è la zona dove stanno costruendo moltissimo, e non è molto ben mantenuta, alcuni alloggi sono affiancati o hanno la vista su edifici in costruzione, e le strade per arrivare al mare non sono ben curate.
Plaka è una buona zona per alloggiare.

Agia Anna
Agia Anna si può raggiungere da Plaka, passando da Maragas: dopo la chiesetta si apre una baia col porticciolo e tanti locali piacevoli sulla spiaggia; oppure si può raggiungere, dalla parte opposta, da Agios Prokopios. E’molto stretta e attrezzata: troppo per i miei gusti

Mikri Vigla

Mikri Vigla è una spiaggia bellissima, soprattutto è incantevole il tratto vicino al promontorio, che protegge il mare, e lo rende calmo e con colori stupendi.
Qui però risulta piuttosto affollato e frequentato da famiglie vongole bambino proprio per le sue caratteristiche, ma al mattino, prima delle 10 è deserto e se ne può godere tutta la bellezza.

La spiaggia ha un comodo parcheggio davanti, ed è molto lunga

Ha alcuni alberi sotto cui riparsi, vicino al promontorio, e un’ottima taverna che abbiamo sperimentato. Poco oltre, affittano lettini e ombrelloni, e poi.. c’è un meraviglioso nulla. Una spiaggia da non perdere

Si raggiunge proseguendo la strada di Plaka, dopo Orkos, che è la spiaggia dei surfisti, perchè sempre baciata dal vento. Avevo considerato anche di alloggiare a Mikri Vigla, ma ho avuto la conferma in loco che non ci sono molti servizi, o alloggi comodi
Hawaii beach

Proseguendo oltre Mikri Vigla, in circa un quarto d’ora si arriva ad Aliko, che comprende un insieme di insenature, tra cui Hawaii beach, una spiaggia vergine, naturalisticamente meravigliosa!
Quando l’ho vista dall’alto, mi sono subito innamorata della sua scogliera rossastra e dorata, selvaggia, e del mare verde che la lambisce. Per raggiungerla occorre lasciare l’auto sulla strada, camminare in mezzo alla vegetazione bassa, e scendere da un canyon, dove è stato ricavato un sentiero

Sotto, è una meraviglia: il mare diventa subito profondo dalla spiaggia, e accanto alle zone con la roccia è molto trasparente

Al sopraggiungere del tramonto, quando il sole illumina la roccia, i colori si accendono

Quando si arriva si può scorgere sulla strada il rudere di un edificio incompiuto, pieno di murales: c’è chi ne parla gran bene, ma per me non ha grossa attrattiva, e riserva anche punti pericolosi a cui fare attenzione.
Per me Hawai beach è la spiaggia nr. 1 di Naxos

Agiassos
Agiassos non mi è piaciuta, nonostante avessi letto essere una, se non la più bella spiaggia dell’isola! E’ parecchio lontana da raggiungere da Plaka, e c’è un lungo tratto di strada non asfaltata da fare: all’arrivo abbiamo trovato una spiaggia con sabbia grigia mista a sassi grossi, che sembra più il letto di un fiume, che una spiaggia di mare, con colori niente di che.. Sospetto che non ci fossero le condizioni giuste, ma davvero sono rimasta molto perplessa. Non ci siamo neanche fermati.
Agios Georgios
Agios Georgios è la spiaggia cittadina, si raggiunge anche a piedi dalla chora, è attrezzata, carina, comoda ed ordinata.
Purtroppo non abbiamo potuto vedere altre spiagge, per mancanza di tempo: sicuramente Naxos avrebbe meritato qualche giorno in più, per andare ad Agios Prokopios, una delle più frequentate, Glyfada, Pyrgaki, Panormos, e altre, o per fermarsi in tranquillità a rilassarsi tutta una giornata per godere pienamente del mare e delle singole spiagge. Ma purtroppo avevamo solo 4 giorni!
L’interno di Naxos: il tempio di Demetra, Filoti e Apeiranthos
Girando per l’interno di Naxos si vedono dei gran bei paesaggi.
Colline dorate, in estate, alberi di ulivi, cedri, capre, mandrie che sbucano all’improvviso sulla strada, chiesette sui cucuzzoli.. e viste spettacolari dall’alto, delle Cicladi

Volevamo visitare il tempio di Demetra, a 25 minuti da Plaka, ma lo abbiamo trovato chiuso: purtroppo resta aperto solo fino alle 15.30. Mentre stavamo per riprendere l’auto, una mandria di capre, governata da un pastore in motorino, ha invaso la strada, e circondato la nostra auto: davvero una scena divertente!


Abbiamo proseguito per il paesino Filoti

Il paese ha un piccolo centro molto grazioso, case bianche e particolari colorati: qui spiccano le sedie


Ci sono diverse chiesette, dove risaltano i fiori che le attorniano


A Filoti ci siamo fermati per un drink, sulla piazza, all’ombra di un bell’albero, per riprenderci dal caldo pazzesco.
Poi siamo ripartiti verso Apeiranthos.
Lungo la via tra Filoti e Apeiranthos, stupenda al tramonto, con viste superbe, tra mare e monti, arriviamo al ristorante Rotonda, di cui avevo sentito parlare

Qui rimaniamo senza parole .. c’è un belvedere strepitoso sulle Cicladi.. e dietro un mulino..

Decidiamo di fermarci per cena.. fortunatamente hanno un tavolo libero

Mangiamo benissimo, con una vista e un’atmosfera sublime

Questo posto è un must nell’isola! Da fare al tramonto, per godere del contesto meraviglioso (e per chi se lo chiede, i prezzi non sono neanche così esagerati)!

Dopo cena proseguiamo per Apeiranthos, arrivando ormai col buio.
La cittadina è davvero autentica: piazzette e vicoletti tipici greci, tanti locali deliziosi; seduti fuori dai bar, gli uomini che guardano i turisti con sguardo austero.. un’atmosfera che mi è piaciuta davvero molto

L’ultimo giorno a Naxos
Il quarto e ultimo giorno a Naxos, non lo inizio con la mia consueta passeggiata a Plaka, ma godendomi il mio terrazzo vista mare, sorseggiando un succo. Finalmente il vento, che aveva soffiato piuttosto forte nei giorni precedenti, si è placato, e io mi posso godere la pace di essere tra la campagna e il mare

Dopo colazione, decidiamo, per l’ultimo giorno, di tornare alla vicina Mikri Vigla, per godercela senza troppa folla
Infatti arriviamo.. e non c’è quasi nessuno: è davvero un paradiso.

Stiamo qualche ora, mentre la spiaggia piano piano si riempie, e poi ci facciamo un drink alla taverna, che ha una location eccezionale

Ci avviamo poi verso in nostro studio per caricare i bagagli e salutare l’host.
Andiamo verso la Chora per consegnare l’auto e comprare i biglietti per il traghetto che ci porterà a Koufonissi, in meno di u’ora. Visto che abbiamo il tempo, decidiamo di pranzare nel locale che si trova attraversata la strada che conduce alla Portara, Apollon Paradise Cafè: una taverna sugli scogli, con una superba vista sulla cittadina: direi la miglior conclusione del soggiorno a Naxos, con cibo tipico e una bella birra Mytos!

Naxos: dove abbiamo mangiato
Di seguito i locali dove abbiamo mangiato e che mi sento di consigliare:
To Hellenico, Chora
Apanemi town, Chora
Mistrali, Plaka
Liofagos, Mikri Vigla
La Rotonda, Apiranthos
Petrino, Plaka
Niko e Maria Plaka (sulla spiaggia)
Apollon paradise Cafè, Portara
Prezzo medio: 40 euro per una portata a testa, birra e bibita.
Conclusioni
Naxos è un’isola stupenda, come dal titolo ha veramente tutto quello che ci si può aspettare da un’isola greca: paesini caratteristici, alcuni templi, spiagge varie e bellissime, un mare da favola.. insomma, i colori e l’atmosfera della Grecia!

Ora ci aspetta qualcosa che ancora di più ci avrebbe stupito, diverso ma straordinario: l’isoletta di Koufonissi.
i post su facebook
primo giorno a Naxos e la chora
secondo giorno a Naxos e Plaka
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KOUFONISSI, la perla blu dell’Egeo

Koufonissi o Koufonisia, o come la si vuol chiamare. Gioiello prezioso delle Cicladi, isola greca che più greca non si può.
Case bianche con porte e finestre blu, alcune azzurre o viola, gialle, o arancio, che risplendono su un mare verde azzurro dalle molteplici striature.
Bouganville fucsia, che risaltano sul bianco candido e abbagliante, selciati chiari e lisci, gatti, tanti gatti, che vi camminano, o si arrampicano, e abitano in questa deliziosa armonia.
All’interno, terra brulla, caprette di tanto in tanto, cespugli di fiori selvatici.
Profumo di mare e di origano, sapori intensi, un vento che quando soffia non ti accarezza ma ti spettina, o addirittura ti porta via, alza la sabbia, che pizzica sulla pelle. E nonostante questo, allevia dal calore e accende a suo modo i colori.

Le barchette che vanno e che vengono dalle spiagge, i paesaggi incantevoli ovunque si guardi, il trekking sul mare, le rocce dorate a picco, e le grotte; i colori sgargianti che lasciano senza fiato, il bar del mulino e il mulino hotel, le panchine colorate disseminate, e quelle in fila sulla spiaggia del porto; i colori e la magia del tramonto, l’incanto di sera dei bar sul mare, il suono delle onde, sempre ed ovunque.
La strada che dal porto diventa una spiaggia, le poche auto, solo degli abitanti, la confusione nelle spiagge poco profonde, ma stupende col silenzio del mattino.
E un rifugio per noi, la nostra casa, la Casa del pescatore. Che quasi dispiace muoversi da quella vista, e che fa desiderare il ritorno, a pranzo, la sera, o una prossima volta.
Quando sono arrivata al porto di Koufonissi o Koufonisia, o come la si vuol chiamare, ho pianto, davanti a tanta bellezza

Koufonissi: dove si trova e la storia
Koufonissi fa parte delle piccole Cicladi, nel mar Egeo. E’ un’isola di 4 chilometri quadrati, con 5 spiagge di sabbia non attrezzate, e altre di sassi e di roccia incontaminate, una bella campagna dorata d’estate, fiori e piante selvatici, profumo di timo, paesaggi brulli e selvaggi all’interno, che arrivano fino alla costa

A fianco si trova l’isola più grande ma disabitata di Kato Koufonissi, che può essere raggiunta con il servizio delle barche dal porto. Insieme formano l’arcipelago di Koufonisia.
Koufonissi è stata abitata dall’età del Bronzo e poi ha fatto parte dell’impero bizantino; in seguito, è stata rifugio per i pirati del mare, e territorio di conquista di veneti e turchi. Durante la seconda guerra mondiale è stata occupata dai nazisti, e, dopo la fine della guerra, molti degli abitanti se ne sono andati, in cerca di un’occupazione altrove, e migliori condizioni.
Le comunicazioni erano difficili, come gli spostamenti, i rifornimenti giungevano tramite una nave, che arrivava solo ogni 8 giorni. In alternativa ci si doveva muovere con piccole imbarcazioni. Era presente soltanto un medico che si occupava di tutte le 4 piccole Cicladi. La luce a Koufonissi è arrivata solo nel 1984.
Oggigiorno i residenti sono meno di 500, nonostante i collegamenti siano regolari e il turismo sia esploso sull’isola, che si presenta curata come una bomboniera. Koufonissi dipende per gran parte dei rifornimenti da Naxos: il giorno che non sono arrivati i traghetti, a causa del vento, non c’era pane fresco sull’isola. D’inverno c’è un’unica nave che raggiunge le piccole Cicladi, che durante tutto l’anno trasporta la merce di cui le isole hanno bisogno: è l’Express Skopelitis, che fin dagli anni 50 è diventata salvezza e istituzione per questi luoghi. La barca trasporta anche i turisti durante l’estate, ed è estremamente economica (8 euro da Koufonissi a Naxos contro i 34 ed oltre degli altri traghetti) ma impiega quasi 4 ore per percorrere la tratta, contro poco più di un’ora delle altre imbarcazioni.
A Koufonissi si possono ancora vedere le signore anziane greche vestite tutte di nero. Non tanti parlano l’inglese, e gli abitanti non sono particolarmente loquaci. Ma le poche volte che sono entrata in contatto con loro, ho percepito un enorme calore e dolcezza.
Arrivo a Koufonissi

L’arrivo a Koufonissi in traghetto è un colpo al cuore: l’azzurro intenso del mare che mi accoglie mi ricorda quello di La Digue, alle Seychelles, e anche qui mi emoziono, come allora.
Turchese, bianco e blu, e dietro il giallo dorato dell’erba secca d’estate, sulle basse colline. La prima vista😍.
La Casa del pescatore ci aspetta a pochi metri, oltre la spiaggia cittadina, e ci avrebbe lasciato senza parole: una bellezza autentica, nel suo essere vintage, una vista dal terrazzino sul mare senza uguali. Io… piena di gioia🥰

Il nostro alloggio a Koufonissi: la Casa del pescatore
Ad aprile non si trovano già molte alternative di alloggio a Koufonissi, almeno a buon prezzo. Su Booking.com o altri portali, c’è ben poco, bisogna cercare le strutture sul sito di Koufonissi, e scrivere per chiedere prezzi e disponibilità. Non tutte rispondono.
Oppure ci si può rivolgere a qualche intermediario: io ho trovato Grecia Mia che aveva ancora alcune disponibilità, tra cui la Casa del pescatore.
La Casa del pescatore mi ha colpito subito per la sua posizione proprio sul mare, e per il nome: ho immaginato che fosse davvero la vecchia casa di un pescatore, comoda al mare e al ritorno dalla pesca. L’interno non era molto attraente dalle foto, pareva un po’ datata, e non si trovavano recensioni on line.. ma a noi ispirava, e il prezzo era davvero conveniente: così abbiamo prenotato.
Prima di giungere al porto di Koufonissi, avevamo preallertato l’host dell’orario di arrivo, e avevamo ricevuto un messaggio che diceva di chiedere al porto di lui: sì, ma a chi??
Così, sbarcati, cerco qualcuno che mi sembri un locale e chiedo.. e infatti lo chiama subito!!
Facciamo pochi metri in auto, attraversando la spiaggia della cittadina, finchè da spiaggia la strada diventa pedonale e costeggia il mare .. ed ecco arrivati alla casa
.. vedendola, mi emoziono subito 💙

Ha in comune l’ingresso e il patio con i proprietari, ed è lì, prima linea sul mare..

Varchiamo quel cancelletto blu, ed entriamo nel posto che ho tanto immaginato in questi mesi, e che ero certa mi sarebbe piaciuto: l’esterno, ma anche l’interno è più bello che nelle foto!
Il blu risalta sul bianco, e un bel fiore celeste è disegnato sul pavimento del patio; un tavolino azzurro ci attende sotto il piccolo pergolato, con la panca in muratura

Ha ben due porte che guardano sul mare, e anche una finestra da cui si vede… mare, mare, mare everywhere: un sogno!

L’interno è tinteggiato di fresco. Vediamo subito il quadro che già ci aveva causato ilarità dalle foto, “Il bevitore” di De Curtis, che rappresenta un anziano con la faccia sorridente e simpatica, e una bottiglia di vino sul tavolo, che un tempo si trovava in molte osterie, o nei bar dell’Arci, e che era nell’ingresso della casa di infanzia di mio marito!! Divenuto famoso per le citazioni di Ezio Greggio al Drive in, negli anni ottanta, attribuito dallo stesso ad un inventato Teomondo Scrofalo, la riproduzione del quadro, diventò, diremo oggi, virale, all’epoca

Davvero un particolare vintage, assieme ad un piccolo altarino sul muro, con un immagine del Cristo, emblematicamente tra due barche. A me il fatto di alloggiare in una vecchia casa di pescatori mi piace proprio🤩

Cucinetta, armadio e bagno non proprio moderni, ma super attrezzati, casa accogliente e tutto sommato spaziosa; ma soprattutto c’è il mare, dalle tante sfumature di azzurro, con la vista sul porto e sulla spiaggia principale..

Aprire la porta con questa vista, davvero per noi non ha eguali!
Su una mensola c’è un liquore di benvenuto nella caratteristica bottiglia di vetro, fatto dalla madre dell’host, gentilmente offertaci, buonissimo, che per me diventerà una droga, da bere sulla panca vista mare

Inutile dire quanto siamo stati bene alla Casa del pescatore: alzarsi al mattino con quella vista, fermarsi a leggere, pranzare, cenare, vedere il tramonto, e restare anche col buio, col suono del mare perennemente nelle orecchie, notte e giorno.. non ha prezzo. Ho amato tutto di quel posto, pure Teomondo Scrofalo :)


Koufonissi per me è la Casa del pescatore, che è diventato un luogo del mio cuore💙, dove spero, presto, di poter tornare!

Ovvio, la casa non è adatta a chi cerca il lusso, ma a chi vuole vivere in un’atmosfera autentica, e predilige al design la location sul mare. Noi più volte abbiamo deciso di mangiare a casa perchè.. era il posto per pranzare o cenare con la vista migliore dell’isola!
Girando comunque abbiamo visto tanti alloggi davvero belli: ci sono pochi hotel e tante casette o studios, alcuni in spettacolare posizione vista mare.. che vorresti provarli tutti!! Il mio suggerimento è di cercare qualcosa non troppo lontano dalla chora, e vista mare, in modo che, in caso di vento forte, o di difficoltà a stare sotto il sole, si possa avere rifugio, magari in un patio all’ombra, e per godersi a pieno l’incanto dell’isola


Muoversi a Koufonissi
A Koufonissi non ci sono noleggi auto, perché l’auto non serve: è possibile noleggiare motorino o bicicletta (ma quest’ultima non è molto pratica per arrivare alle spiagge), e a mio avviso si può fare a meno tranquillamente di mezzi.
Tutte le spiagge si possono raggiungere a piedi. La più lontana è Pori che dista 4 km, ma il percorso per arrivare, costeggiando il mare, è bellissimo. Dicono che anche la strada all’ interno, più corta, lo sia altrettanto

Esiste un eccezionale servizio di barche hop on hop off per tutte le spiagge, con frequenza ogni ora/mezz’ora, davvero pratico, ed è anche molto gradevole il giro in mare, che dura da 10 minuti, per la prima spiaggia, a mezz’ora, per raggiungere quella più lontana, al costo (attuale) di 5 euro per tutto il giorno.

Il mare e le spiagge a Koufonissi

Le spiagge di sabbia a Koufonissi sono 5, ma per chi non ama la sabbia ci sono tante piccole insenature di sassi e sassolini, con acqua cristallina, e rocce meravigliose, su cui fermarsi.
Il mare è strepitoso, come in pochi luoghi vicini l’ho trovato, con tante sfumature, e di colori diversi, dal verde, all’azzurro al celeste, al blu

Anche qui, come a Lampedusa, si può vedere il fenomeno delle barche volanti: l’ombra delle imbarcazioni, sul mare trasparente, le fa sembrare sospese!

A fare risaltare le sfumature del mare sono le geometrie dei monti delle altre isole, che si vedono all’orrizzonte

Nessuna spiaggia è attrezzata, ma in ognuna, tranne Italida, c’e almeno una taverna, che ha qualche lettino da affittare, o dove ci si può riparare per un pò dal sole. Le spiagge, a parte quella cittadina, sono poco profonde e con pochissima ombra, solo qualche albero basso, o muretto, sotto cui ripararsi, ma per conquistarsi lo spazio si deve arrivare presto, non oltre le 9.30.
Parecchie persone usano tende, o ombrelloni, già in traghetto vedevamo alcuni averli con sé, inutilizzabili però in caso di vento.
Il mare non è caldo come a Elafonisos, dove siamo stati lo scorso anno, ma è comunque una delizia fare il bagno.
Ammos, la spiaggia cittadina

Ammos è la spiaggia cittadina: appena dopo il porto la strada diventa di sabbia, e una lunga fila di panchine di fronte all’ampia spiaggia guardano il mare

Un mare che, al contrario di quello che si può pensare, è davvero fantastico: per me è la seconda spiaggia più bella dell’isola!

Sul bordo, verso il porto, alcuni alberi fanno ombra, delimitati da un muretto, per cui arrivando presto si può trovare posto riparato. La spiaggia nelle ore centrali è piuttosto affollata, ma al mattino, deserta, è uno splendore con quel mare!

In alternativa, di fronte, oltre la strada di sabbia, un bar-ristorante affitta comodi lettini ed ombrelloni, per un costo indicativo di 30 euro (2 lettini e 1 ombrellone)

Finika

Finika è la seconda spiaggia che si incontra, con una bella passeggiata di una decina di minuti, dopo Ammos, e dopo alcune piccole baie di sassi con mare bellissimo, e un piccolo molo dove attracca la barca

La spiaggia all’inizio è molto stretta, tanto che tende a scomparire talvolta con le onde, poi si allarga leggermente, e c’è un pò di vegetazione bassa. Proprio sul mare si trova una taverna

Fanos

Poco oltre Finika, si trova Fanos, anch’essa stretta, delimitata da una taverna e da muretti: di fronte però il mare è meraviglioso

Qui una mattina siamo riusciti a conquistarci un bellissimo spazio sotto un albero

È la spiaggia che ho preferito tra le 3 vicine.
Italida

Più avanti si trova Italida. Prima di arrivarci c’è una parte di rocce dorate incantevoli, con grotte e mare verde chiarissimo. Il punto dove attracca la barca che fa il giro delle isole è meraviglioso, taluni ci fanno anche i tuffi
Questa spiaggia è più ampia delle altre ma per questo molto affollata, piena di tende, famiglie con bambini, ragazzi che giocano a racchettoni.. insomma regna parecchia confusione

Ma il mare davanti anche qui è un incanto

Pori, la spiaggia più lontana

Proseguendo, nel caso a piedi, per un altro paio di chilometri, si costeggia il mare e si incontrano insenature e grotte marine con un acqua azzurissima

C’è anche una piscina nella roccia, chiamata l’occhio del diavolo,

Piccole dune piene di vegetazione selvatica e fiori di timo, che odorano in maniera pazzesca.. e poi si giunge a Pori

La spiaggia di Pori è un lungo semicerchio, di sabbia: un tratto piano la divide dall’altra parte del mare con rocce a picco color ocra

Quando siamo andati noi, la prima volta, era impetuoso e si infrangeva con irruenza sulle rocce, dando vita ad uno spettacolo esilarante: dovevo fare attenzione però che il vento non mi portasse via!!

Questa parte è molto selvaggia, e per questo bellissima. Il mare, da entrambi i lati, ha tonalità dal celeste al blu, al verde spettacolari

La parte di sabbia è dolcemente digradante con trasparenze caraibiche



Abbiamo avuto la fortuna di vederla quasi deserta, una volta per il vento forte, arrivando a piedi nel pomeriggio, e la seconda giungendo al mattino con la prima barca delle 9.30

In questo modo abbiamo potuto godercela nella maniera migliore, vuota, e nel suo massimo splendore.

Sulla spiaggia ci sono due taverne, l’ideale per fermarsi dopo una lunga passeggiata

Il meltemi, il vento della Grecia
Nel periodo che siamo rimasti a Koufonissi è soffiato il meltemi molto forte per 2 giornate, tanto che in una di queste i traghetti non hanno potuto viaggiare. Una fortuna essere partiti da Naxos il giorno prima del fermo. Il consiglio è di guardare sempre lo stato dei venti sulle app apposite, come Windfinder, e informarsi sulle partenze presso gli uffici che vendono biglietti, in caso di previsto vento forte.
A noi, amanti del vento, (non saremmo andati tante volte a Fuerteventura) non ci ha troppo infastidito, anzi, poiché il secondo giorno nemmeno le barchette navigavano per andare alle spiagge, abbiamo raggiunto a piedi la spiaggia di Pori, 4 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno, con una passeggiata di una bellezza stravolgente, cosa che senza vento forse non avremmo fatto.
Un aspetto negativo è che col vento non si riescono a tenere aperti gli ombrelloni.
Mangiare a Koufonissi
Per mangiare non ho molti suggerimenti perché.. il ristorante con miglior vista era casa nostra!
Quindi spesso abbiamo fatto la spesa e mangiato sotto il nostro piccolo pergolato, feta, olive greche, pomodori, tonno, due volte abbiamo preso asporto moussaka e pita gyro. Sull’isola ci sono un paio di supermarket ben forniti, uno di fronte al porto, l’altro prima di entrare nella chora, a prezzi più o meno come i nostri.
L’offerta comunque è vasta, ci sono tanti ristoranti caratteristici nella chora, e taverne sul mare e sulle spiagge, oltre a locali dove bere qualcosa al tramonto: il più caratteristico è Mylos, il mulino poco oltre il porto, e i localini sul lungomare a fianco a casa nostra, dove allestiscono sugli scogli, o a bordo acqua, e dove, la sera, fanno anche musica.
I ristoranti che abbiamo testato sono stati:
–Mixalios ottimo per la carne, i souvlaki migliori del viaggio
–Souvlaki Sti Strofi, lungo una delle stradine piu belle e colorate della chora, dove si ordina e distribuiscono il cibo da una finestrella. Ha alcuni tavoli fuori e fa anche take away: noi abbiamo preso un buon pita gyros e pita soouvlaki da mangiare sul nostro terrazzino. Apre alle 17.30, e si riconosce dalla coda delle persone che attendono

-il ristorante Rouchounas, all’inizio della chora, dove abbiamo preso mousaka di capra da portare via, buonissimo
–tavern greca, di fronte al porto, dove abbiamo pranzato prima di partire, ottimo polipo e saganaki (formaggio fritto)
I prezzi non sono tanto diversi da quelli che si trovano da noi, lievemente inferiori in quanto in queste isole non caricano il coperto (ma il pane si).
Cosa vedere a Koufonissi: la chora e i mulini

La chora, ovvero il centro del paese resta su una collinetta, si accede quindi da una stradina in salita, ed è bella, ordinata ed elegante, con la classica pavimentazione in porfido grigio bordato di bianco. Le case sono bianche con porte e finestre colorate, prevalentemente di blu

Sono spesso adornate di fiori, un tripudio di bouganville

O sono arricchite con particolari colorati: il tutto in classico stile cicladico, con muri candidi, dagli angoli arrotondati

Nel centro si trovano bei negozi e ristoranti, che solitamente hanno le sedie colorate (le avevo già viste ad Areopoli lo scorso anno)

Anche la chiesa della chora è bianca e azzurra: la domenica mattina sono stata attratta dalla messa in greco, che si udiva per tutta la chora

La strada che prosegue oltre il porto conduce, salendo, ad un mulino trasformato in un bar, il Mylos Koufonisia, da cui si gode un bel panorama, e molto popolare al tramonto

Resta in alto e quindi ne vedevamo la sagoma anche da casa nostra

Scendendo, si può proseguire dalla parte opposta per una bellissima strada lastricata, che offre splendidi panorami delle rocce a picco sul mare

Di fronte si trova un altro mulino, che si può raggiungere con una piccola salita, e ho scoperto, arrivandoci, che è un hotel: chissà che spettacolo dormire lì!

A fianco c’è una chiesetta col cimitero.
Dalla parte opposta della chora, una piazza divide dalla spiaggia cittadina

Dopo la spiaggia, la strada si biforca, a sinistra si sale verso l’interno, e verso la zona dove ci sono splendide strutture in affitto, sempre in stile calcidico. Alcune sembrano fatte di zucchero!

A destra c’è la zona sul mare dove si trova la Casa del pescatore, con locali per bere e ascoltare musica la sera, e ristoranti

Come arrivare a Koufonissi
Si può raggiungere Koufonissi:
–volando su Myknos o Santorini e poi con traghetto che fa sosta anche a Naxos
–volendo su Atene e poi con traghetto

I traghetti sono molto costosi, diciamo che è la spesa che più incide sul budget; tuttavia ci sono alcuni traghetti lenti, poco frequenti (come Ekaterini o lo Skopelitis) che servono le Cicladi: impiegano oltre il doppio del tempo, ma sono molto economici. Potrebbe essere conveniente non fare il diretto da Koufonissi, ma cambiare traghetto a Naxos, e prendere una coincidenza per Mykonos o Santorini, dove si possono trovare opzioni più convenienti. Insomma il transfer va studiato un pò!
Per consultare le combinazioni e gli orari dei traghetti si possono consultare siti come Ferryhopper.
I biglietti si possono fare anche in loco, presso le agenzie o biglietterie: quella di Koufonissi è al centro della chora. Io avevo letto on line che non era necessario prenotare (ma in caso per agosto meglio informarsi bene), così abbiamo potuto decidere al momento quale traghetto prendere (e rivedere i nostri piani precedenti).
Spesso traghetti e i voli per le isole greche hanno dei ritardo. Anche per questo noi non avevamo prenotato traghetti. Alle biglietterie, comunque, nel caso, è possibile, con un piccolo supplemento, cambiare l’orario, o stampare il biglietto acquistato on line.
Escursioni da Naxos a Koufonissi
Da Naxos è possibile anche fare escursioni in giornata a Koufonissi..Oppure organizzarsi coi traghetti veloci, e poi, una volta arrivati visitare la chora e le spiagge con le barchette (io consiglio questa opzione). Il mio suggerimento comunque è di restare qualche giorno, anche più dei 3 giorni che siamo stati noi, per godere a pieno di questa isola, della bellezza, dei ritmi lenti… e rigorosamente non in agosto. Ma nel caso.. anche una giornata è meglio che niente, per toccarne la bellezza!

Conclusioni

Quando sai di avere poco tempo, vivi più intensamente ogni momento.
E allora il tempo si dilata, e anche pochi giorni ti sembrano tantissimo💙
La mattina non vedevo l’ora di svegliarmi, alla Casa del pescatore, godermi qualche attimo da sola, o andare a passeggiare quando poche persone erano ancora in giro, e poi tornare per fare colazione, sul tavolo blu, con un tè e semplici fette di pane tostato e marmellata, ma davanti alla vista più bella. E magari mettermi un pò a leggere, con il suono delle onde e il canto dei gabbiani

La sera, o a pranzo tornavamo a casa, con la gioia di godere del nostro spazio; e in caso di troppo sole in spiaggia o troppo vento.. a noi che importava, potendo stare davanti al mare?

Non me la aspettavo così bella, Koufonissi, nonostante l’entusiasmo di tutti quelli che c’erano stati. Avevo visto decine di foto, ma le foto, neppure le mie, rivedendole, rendono i colori, e soprattutto l’atmosfera, e ora non so quale preferire, tra lei e la meravigliosa Elafonisos dello scorso anno
In ogni caso, Koufonissi me la porto nel cuore.

Venivano da Naxos
e abbiamo proseguito per Mykonos, tappa di passaggio per il ritorno
per foto e racconti puoi seguire la pagina
https://www.facebook.com/unanimainviaggio
e i post
alcuni scatti alcuni scatti
la casa del pescatore a Koufonissi
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Le tappe del nostro tour in Grecia di luglio, nel Peloponneso, più visita ad Atene, della durata di 11 giorni sono state le seguenti:
PELOPONNESO
Canale di Corinto, visita dal ponte al canale
Monemvasia 1 notte
Elafonisos chiamata anche Cervi 7 notti
Gythio, giro sul lungomare dove ci sono i polpi appesi, poi penisola del Mani, Peloponneso sud orientale (secondo “dito”)
PENISOLA DEL MANI
Limeni, visita con pranzo alla Taverna O Takis con vista tartarughe
Areopoli, visita al tramonto con cena
Gerolimenas 1 notte
ATENE
Atene centro, visita città 2 notti

✈Volo
Ryanair da Bologna ad Atene.
Più breve il viaggio per Elafonisos sarebbe con volo su Kalamata, che ha partenza solo in estate da Bergamo (noi abbiamo preferito viaggiare in Grecia piuttosto che in Italia😄)
Percorso
Da Atene ci sono 4 ore di auto fino a Monemvasia e un’altra ora per Elafonisos –
Da Kalamata ci sono poco più di 3 ore di auto per Elafonisos (naturalmente in questo caso si salta Corinto e Monemvasia)
Mezzi
Autonoleggio
Grekostar, (uno dei pochi che consente trasferimenti in ferry ed isole e senza supplementi..Attenzione perché la maggior parte delle persone non sa che non si possono traghettare le auto a noleggio sulle isole o non si è coperti; oppure spesso in caso di possibilità deve essere richiesta autorizzazione per scarico responsabilità o supplementi)
noleggio 9 giorni, da Atene aeroporto, riconsegna ad Atene centro (hotel Ederlezi)
Traghetto
da Pounta a Elafonisos, durata 10 minuti, frequenza ogni mezz’ora/ora, non occorre prenotare
Alloggi
–> Monemvasia o Malvasia, 1 notte da Kellia guesthouse, all’interno del castro, in piazzetta vista mare, camera caratteristica, set di cortesia, Malvasia offerto in camera, con super colazione. Prenotato dal sito
–> Elafonisos, 7 notti da Domatia Me Thea, monolocale nei pressi di Simos Beach con vista mare Simos e spiaggia di Lefki. Funzionale ed arredato con mobili di pregio e particolari deliziosi, cambio lenzuola e asciugamani ogni 2 giorni, host gentilissimo, che ama il suo lavoro, con grande attenzione per il cliente
Da qui la spiaggia è raggiungibile anche a piedi in una ventina di minuti, la cittadina di Elafonisos e la spiaggia di Kato Nisi sono a 4 km di auto. Prenotato via mail
Elafonisos ha un mare davvero con colori caraibici. L’isola è solo 20 km, ha 4 spiagge, e una cittadina col porto molto carina.
Le spiagge distano 4 km dalla cittadina (e viceversa😆).
–> Girolimenas, 1 notte da Laoula luxury guesthouse, balcone proprio sul mare, camera ampia e bellissima con particolari di pregio, ottima colazione con prodotti fatti in casa, lettini a disposizione sulla roccia e scaletta privata di accesso al mare. Prenotato via mail
Il Peloponneso mi ha stregato, non avrei immaginato, ho anche pensato che mi piacerebbe ritirarmi lì (quando si dice: voglio scappare su un’isola deserta😄, in quel senso), una gran pace con la sua natura aspra e selvaggia.
–> Atene, 2 notti, Ederlezi boutique hotel, zona Psirri/Ermou, camera bella e spaziosa con mobili in legno, ottima insonorizzazione, bottiglia di vino come benvenuto, terrazzo sul tetto. Molto supporto dall’host per informazioni su parcheggio, ristoranti, prenotazione taxi. Prenotato via mail
Atene ovviamente è stupenda con la sua storia e i suoi monumenti, ma c’è un gran caos, è molto vivace, con locali bellissimi in ogni angolo!
PREZZI
La Grecia ormai non è più la meta economica che era in passato.
In questo viaggio incide molto la spesa del noleggio auto.
I prezzi degli alloggi non sono bassi ma rispetto alla qualità sono molto meglio di quelli in Italia.
I prezzi per mangiare nelle taverne non sono bassi ma sono inferiori a quelli in Italia, anche nelle location più belle vicino o sul mare. Quelli dei market sono leggermente superiori a quelli in Italia.
Costo di ombrelloni e lettini a Elafonisos: 30 euro a Simos, 20/25 a Kato Nisi.
Noi abbiamo poi optato per l’acquisto di spiaggine a 20 euro l’una, visto che l’host ci ha prestato un ombrellone, e in questo modo potevamo metterci dove c’era davvero poca gente, o a volte nessuno
Segnalo che in Grecia c’è un’ora in più rispetto all’ Italia

Luglio 2023
tutti gli articoli sulla vacanza in Grecia
In giro per la calda e caotica ATENE

Atene, città viva, tanta storia, tanto da vedere e tanto da vivere.
La nostra è stata una visita superficiale, col poco tempo che avevamo a disposizione, un giorno e mezzo, e il grande caldo di fine luglio: volevamo vedere le cose principali e camminare anche senza meta per le sue strade dove ogni angolo è un pezzo di storia, assaporandone l’atmosfera, senza troppo impegno.
Tuttavia girare per Atene non è così semplice. Seguire la guida Lonely Planet, tra il caldo e la difficoltà ad orientarsi con i nomi complicati delle strade, è risultato davvero ostico🥺.
È una città incasinata: perché c’è traffico, perché c’è tanta gente, perché le distanze sono più grandi di quelle che sembrano dalla mappa, perché non è facile trovare i nomi delle vie, e quando si trovano spesso sono scritti con l’alfabeto greco, o sono difficili da memorizzare per noi..

L’atmosfera che si respira è più di una città mediorientale, che europea. Soprattutto quando si arriva a Piazza Monastiraki, il fulcro di Atene, con la visione dell’Acropoli che domina sulla collina, le persone che si accalcano vicino a qualche artista di strada, la bella chiesa ottomana, e il punto da dove partono le stradine dei mercati e dei ristoranti, e in direzione dei monumenti più importanti

Nel pomeriggio della giornata che ci siamo fermati in città, dopo aver trascorso la mattinata all’Acropoli, abbiamo dovuto fare una siesta, per non soffocare per la calura, e non giungere a sera sfiancati.
Arrivo ad Atene
Arriviamo ad Atene nel tardo pomeriggio, dopo aver attraversato i diversi paesaggi che si sono avvicendati durante il viaggio, e una bella autostrada per gran parte del percorso: veniamo da una settimana trascorsa ad Elafonisos e un breve giro nel Mani, in Peloponneso, dove abbiamo visitato le cittadine di Limeni, Areopoli e Gerolimenas.
Fortunatamente abbiamo accordi con il rent a car per lasciare l’auto in città all’arrivo (e non all’aeroporto dove l’abbiamo prelevata), nei pressi del nostro hotel, visto che non ci servirà per girare in centro: infatti ci rendiamo conto subito del traffico convulso di Atene, passando da una delle sue vie principali, Ermou.
Il nostro alloggio ad Atene
Alloggiamo molto vicino al centro storico, all’Ederlezi boutique hotel, che avevo prenotato prendendo accordi tramite mail e WhatsApp: l’ho scelto, oltre che per la posizione, perché mi piaceva il suo stile moderno, e l’arredamento in legno

e per il bel terrazzo a disposizione degli ospiti, sul tetto

Si è rivelata un un’ottima scelta per entrambe le cose: il centro si raggiunge a piedi, anche se c’è un po’ di strada da fare, e la stanza è davvero bella e arricchita con dettagli di pregio, con tutto ciò che serve, bollitore, macchina del caffè, bottigliette d’acqua, e una buona bottiglia di vino in frigorifero come benvenuto; è ottimamente insonorizzata, il che è importante per il rumore proveniente dai locali di notte.
L’hotel si trova precisamente nel quartiere Psirri, una zona molto vivace e piena di locali per la maggior parte particolari e stravaganti, a 15 minuti da Monastiraki e quindi dal centro storico, in una strada chiamata Lepeniotou, poco distante dalla via Ermou

Il nostro tour nel centro di Atene
In una giornata (dal tardo pomeriggio alla sera successiva) siamo riusciti a vedere:
I giorno
dalle 18
Monastiraki
Biblioteca di Adriano
Visita dell’antica Agorà
Cattedrale
Piazza Syntagma con cambio della guardia
Plaka
II giorno
Mattino
Visita dell’Acropoli
Viale Dionysiou Areopagitou e Apostolou Pavlou
Pomeriggio
Mercatini di Monastiraki e zone limitrofe
Torre dei venti e Agorà romana
Anafiotika
Plaka
La visita e i monumenti
Arrivati nel tardo pomeriggio, ci dirigiamo, attraverso le vivaci stradine del quartiere Psirri, a piazza Monastiraki, da dove ci appare in alto la vista sulla collina dell’Acropoli

Piazza Monastiraki
Piazza Monastiraki è sempre affollata, soprattutto la sera; se non è affollata, è brulicante.
Si affacciano su di essa la bella moschea di Tzistarakis, la chiesa bizantina di Pantanassa e l’edificio particolare della stazione della metro.
Da qui si può prendere la strada che conduce all’Agorà, girare per le vie del mercato delle pulci, e per i negozi di souvenir turistici, andare verso la cattedrale, e fino a piazza Syntagma, o addentrarsi per le stradine pedonali verso il quartiere Plaka.

L’antica agorà
Dopo aver ammirato la biblioteca di Adriano, proprio all’angolo di Monastiraki, un sito archeologico dove spicca un tempio con colonne ben conservate e altre rovine, poco oltre ci troviamo davanti all’antica Agorà. Decidiamo di visitarla, approfittando del caldo attenuato dal tramonto, e della poca coda per acquistare i biglietti. Il tempo per visitarla è limitato perché alle 21 in punto chiude, mentre noi avremmo voluto fermarci ancora per vedere con calma il bellissimo tempio, ottimamente conservato, di Efesto che è rimasto per ultimo.

Ma quando arriviamo lì, ci comunicano che è orario di chiusura e che bisogna uscire subito e a malincuore dobbiamo obbedire.
L’antica Agorà è il luogo dove si svolgevano la vita politica e le trattative commerciali nell’antica Grecia, e anche dove si parlava di filosofia: merita assolutamente di essere visitata.
Con la bella luce del tramonto sui monumenti, la vista della collina dell’Acropoli che domina, e tutti i gatti che camminano sulle rovine, è davvero bellissima.
Spicca in modo particolare, già prima dell’ingresso, la maestosa e bianca Stoa’ di Attalo, risalente al I secolo, a.c. ma ricostruita negli anni 50, un enorme edificio porticato di 116 metri, a 2 piani, con tantissime colonne: era un “polo commerciale”, quindi va immaginato pieno di botteghe, di artisti e anche di filosofi che tenevano i loro discorsi. All’interno ci sono statue, pannelli esplicativi della storia, e un museo, ed è molto affascinante percorrere questo monumento, si ha molto la sensazione di essere nell’antica Grecia.

A fianco all’Agora’ passa una bella strada pedonale, Adrianou, molto animata e piena di locali per mangiare e bere, e da cui partono tutti i vicoletti dei mercatini.
Piazza Syntagma
Tornati a Monastiraki, dopo la visita all’Agorà, ci vogliamo dirigere verso piazza Syntagma per vedere il cambio della guardia, che si tiene ogni ora: sono quasi le 21 e l’idea è ottima, perché col caldo che fa ancora a quest’ora, non oso immaginare attendere e guardare questa curiosa cerimonia tradizionale, che dura una decina di minuti sotto il sole. “Curiosa” in quanto i passi dei militari, e le scarpe indossate, sono davvero, oserei dire, strambi🤪 e rumorosi: questo cambio della guardia è molto diverso da quello di Londra, e merita sicuramente di essere visto

Piazza Syntagma, che in greco significa Piazza della Costituzione, è la sede del parlamento, è molto grande e si trova in mezzo a 2 larghe vie di circolazione, e al termine di Ermou.
La cattedrale
Prima di arrivare a piazza Syntagma, passiamo anche per la piazza della Cattedrale dell’Annunciazione, una chiesa greco ortodossa del 1800, che ha a fianco la minuscola chiesa di Agios Eleftherios, del VII secolo: la piazza non è maestosa ma le due chiese sono molto belle.

Plaka
Da Piazza Syntagma ci dirigiamo verso il vivacissimo quartiere Plaka: qui, come ovunque ad Atene, ad ogni angolo c’è una taverna, un cocktail bar, dei negozietti, gente che fa musica.. c’è insomma una bella atmosfera, ed è piacevole camminare per le strade, nonostante la confusione. Per cenare c’è l’imbarazzo della scelta, e noi scegliamo un locale, così, a sentimento, caratteristico e gradevole, e risulta una buona scelta perché mangiamo molto bene.
L‘Acropoli domina, dalla collina, illuminata, sulla città, offrendo un magnifico spettacolo

L’Acropoli
L’indomani ci svegliamo presto per essere all‘Acropoli all’apertura, visto il caldo.
La strada per arrivarci è ovviamente in salita e abbastanza lunga: come dicevo, dalla mappa sembra tutto molto più vicino.
Saliamo dalle vie che ci indica il navigatore per l’ingresso principale, anche se i suggerimenti dicono di entrare dall’ingresso laterale per trovare meno coda, ma questo ingresso, da cui poi usciremo, che è vicino al museo dell’Acropoli, avrebbe allungato troppo la strada.
Avendo fatto i biglietti online la sera prima, saltiamo la coda alla biglietteria, c’è comunque fila ai tornelli per i controlli, ma scorre abbastanza velocemente.
La cosa che più mi è piaciuta dell’Acropoli è l’ingresso dal Propilio, che è l’accesso a tutto il sito: è l’unico monumento che si attraversa e si percorre un tempio, mentre gli altri templi si guardano da lontano, ed è una grande emozione

Il Partenone, in perenne ristrutturazione, è maestoso ed emozionante, proprio come ricordavo di averlo visto molti anni fa

Altra cosa che ho adorato è l’Eretteo

in particolare le colonne con le cariatidi, i cui originali sono conservati al Museo dell’Acropoli

Non poteva mancare la foto con .. le doppie cariatidi!!

Dall’Acropoli poi si ha una meravigliosa vista su Atene a 360 gradi

Nonostante comunque il grande afflusso di gente, che segue il nostro ingresso al mattino, riusciamo a goderci il sito, e senza patire troppo caldo.
Scendiamo poi dalla parte opposta a quella di entrata, passando per il teatro di Dionisio

Arriviamo al Museo dell’Acropoli, che non visitiamo per mancanza di tempo. Ci godiamo comunque il grande viale pedonale che lo circonda, Dionysiou Areopagitou, con la vista della collina e del Partenone da un lato diverso, e qualche musicista che suona, creando una bella atmosfera

È ora di pranzo, e abbiamo una sete bestia, quindi ci fermiamo a bere e mangiare una bella insalata, in un bar ristorante sul viale, nel quartiere Thisseio, che costeggia la collina in alto, e l’Agorà in basso, ed è proprio sopra al tempio di Efesto. Da qui abbiamo una meravigliosa vista dell’Acropoli

Ci guardiamo le varie bancarelle sul largo viale pedonale, che mi piace, molto dirigendoci verso l’hotel per fare una siesta nelle ore più calde, o sappiamo che non arriveremo a sera.
Verso le 17.30 ci rimettiamo in moto per le viuzze della nostra zona, Psirri

Alcuni locali sono davvero belli e ricercati, altri più caratteristici o a tema, finché ce ne appare uno esagerato: è il Little Kook, un bar pasticceria a tema Alice nel paese delle meraviglie

E’ terribilmente tutto esagerato, ma sembra di essere in un parco giochi, e io mi diverto come una bambina a girare nella croce di vie occupate dal locale, a sbirciare carte, personaggi, angoli assurdi..

Perfino i camerieri sono vestiti da personaggi di Alice: è uno spasso non solo per i grandi ma anche per i bambini!

La sera ci ripassiamo, e tutto è illuminato che pare di essere a Las Vegas.. sarà pure kitsch ma è un posto pazzesco!!

L’agorà romana
Ci dirigiamo verso la Torre dei venti, poco distante anch’essa da Monastiraki, che fu meridiana e stazione metereologica

A fianco si trova l’Agorà Romana, sede dei commerci ateniesi in epoca romana, con la bellissima porta di Atena, ottimamente conservata

Anafiotika
Cerchiamo, girando per Plaka, il quartiere Anafiotika, vedendo vicoli deliziosi, case colorate o bianche con bouganville fiorite.
Assolutamente da non perdere è la via chiamata Miniskelous: una scalinata dove affacciano caffè e ristoranti, adornata di fiori, cuscini, sedie colorate, davvero pittoresca

Nei dintorni ci sono angoli davvero incantevoli, si sale e si scende, e in basso si trovano le vie animatissime di Plaka, dove abbiamo consumato la nostra ultima cena greca, in compagnia di musica tradizionale
La nostra visita ad Atene finisce a Piazza Monastiraki, dove è iniziata, con la folla e il trambusto della notte, sotto un’Acropoli illuminata, oltre che dalle luci, da una bella luna piena.

L’indomani abbiamo il taxi prenotato molto presto, che ci porterà in aeroporto.
Ho scritto tanto nonostante la breve visita, ma davvero ad Atene ogni angolo è da descrivere, e anche una visita superficiale vale davvero la pena!!

luglio 2023
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GEROLIMENAS: il mare in una stanza
Gerolimenas è per me impossibile da dimenticare: un piccolo villaggio pittoresco e caratteristico nella penisola del Mani, in Peloponneso, che, come va di moda dire, mi ha rubato il cuore.
Gerolimenas è bellezza allo stato puro, sensazione di essenziale ed autentico.
E’come essere arrivati al nocciolo, al cuore.
Poco importa se ci sono anche case diroccate, in certi punti un pò di disordine per strada, un unico hotel che stona perché non fatto di pietra come invece tutti gli altri edifici… A camminare per Gerolimenas sembra di essere in un luogo dall’altra parte del mondo.. invece siamo in un paese del profondo sud del Mani, dove un cartello segnala l’ultima gas station a chi vuole andare oltre.
Cittadina deserta d’inverno, ci dicono, perché soggetta ad un vento impossibile, ma balsamo per l’anima durante la calda estate, e le giornate come questa che stiamo trascorrendo.
Da una parte, un promontorio che si butta nel mare, che si scorge all’arrivo, togliendo le parole: una scogliera che sembra un fiordo, che fa entrare l’acqua nella sua baia lunga e stretta; dall’altra il paesino, ex villaggio di pescatori: poche case, poche barche, una spiaggetta, piccola, di sassi bianchi rotondi, grossi. Un mare cristallino dalle sfumature verdi e blu, che diventa bianco a pochi metri dalla riva. Un posto di poche parole, di pochi pensieri, di pochi fronzoli, che emerge tra montagne brulle, che svettano e risaltano nel cielo blu.
Un porto. Un punto d’arrivo dopo il deserto, e prima di altro deserto. Dove l’anima si posa e riposa.
Ho conosciuto questo luogo, sono rimasta poche ore, ma quelle poche mi hanno fatto pensare che se un giorno avessi bisogno di mettermi in pace col mondo, è qui che vorrei tornare

Una giornata a Gerolimenas
Arriviamo da Limeni, una mezz’ora di strada pressoché deserta, qualche edificio a torre, un paesino o due, tra ulivi e monti aspri, che al tramonto, coi raggi del sole che rendono dorate le montagne spoglie, mi fa letteralmente impazzire

Avvicinandosi a destinazione, la strada scende, e appare il mare, con un promontorio di roccia enorme che si scorge all’improvviso, cogliendo di sorpresa.
Arriviamo all’ingresso del paese, che non si mostra ancora, e parcheggiamo a fianco a una chiesetta: in questa zona le chiese di pietra sono piccole e davvero graziose

Il nostro boutique hotel è poco oltre, sulla strada verso il villaggio, che ancora non vediamo, in una torre ristrutturata: lo individuo prima di arrivare perché c’è un vicoletto col suo nome, ornato di fiori, da cui si vede mare

Entriamo alla Laoula guesthouse, che ho trovato per caso un giorno, dopo aver prenotato e disdetto altri 2 posti meravigliosi, come tutti in questa zona: avrei voluto andare ovunque, perché ogni posto credo che meritasse, per location o per le sue caratteristiche; ma questo a Gerolimenas era imperdibile, proprio nel villaggio, tappa che non volevo perdere, e sul mare

Aggeliki mi aveva prenotato la stanza deluxe Tersichori libera per quella notte, via mail, rispondendomi prontamente e con una gentilezza che mi aveva colpito.Ci conduce al nostro alloggio attraverso un corridoio con i muri di pietra: mi sento avvolta da un’energia pazzesca e mi sembra di entrare in un altro secolo, mi prende anche una grande emozione

Apre la porta della camera e..abbiamo di fronte a noi il paradiso! Il mare in una stanza!

La camera è bellissima, ampia, tutta in pietra e con particolari ricercati e di pregio

Ha una terrazza sul mare con vista sulla scogliera di fronte che è impagabile. Siamo davvero sull’acqua!

Dal lato opposto finalmente vediamo il paese e la piccola spiaggia cittadina, di ciottoli bianchi

Stesi sul letto possiamo vedere la TV e il mare.. ma che ce ne importa della tv, con tutta questa bellezza attorno!
Al mattino mi sveglio presto, con la scogliera di fronte, passo minuti, ore, a guardare il mare, a scrivere, a riempirmi gli occhi di tanta bellezza

Sotto la nostra camera, c’è una spiaggia rocciosa con gli scogli, ci sono sedie, lettini ed ombrelloni a disposizione, e un accesso in acqua per il bagno tramite una scaletta, in un mare verde brillante

I cani dei proprietari si divertono a saltare sugli scogli, e a giocare con una palla, a recuperarla dal mare, indubbiamente felici

Andiamo a visitare il paese: case, hotel e ristoranti sono tutti costruiti in pietra, con rarissime eccezioni. Ci sono parecchi turisti, soprattutto greci.
Arriviamo alla spiaggia. In genere non amo le spiagge non di sabbia, ma questa è impossibile non amarla, anche se di sassi, nonostante occorrano le scarpette per camminare senza avere fastidio

Facciamo un bagno, prima che il sole si sposti dietro la roccia e lasci la spiaggia in ombra, l’acqua diventa subito alta ma è una meraviglia!!
Nel piccolo porticciolo ci sono poche barche; sulla spiaggia affacciano bei locali, e da lì vediamo il nostro hotel sul mare, con la pietra caratteristica, che ormai è diventata dorata sotto il sole calante

Ci prepariamo per andare a visitare l’ultimo posto che ci è rimasto, Areopoli, e al ritorno troviamo la scogliera illuminata in alcuni punti, la luna che riflette sul mare nero, e una barca ormeggiata, sotto il cielo stellato… e quel mare con la sua voce dolcissima..🤩 Non stiamo sognando, è tutto vero, ci sentiamo un tutt’uno col mare! Ed è una sensazione bellissima!

La notte dormiamo con la porta finestra aperta (e la zanzariera chiusa), col rumore delle onde che ci culla.
L’indomani un’ottima colazione ci aspetta in una sala con un panorama strepitoso…anche quella sul mare!

Restiamo a goderci il più possibile questo posto che genera quiete, i suoi profumi, le sue luci. A me sorge anche l’idea che mi piacerebbe proprio condurre questo b&b, qui a Gerolimenas..nella lentezza, in pace col mondo!

Non proseguiamo oltre, nel Mani: magari potessimo avere più tempo, per vedere davvero cosa ci sia oltre il cartello che dice “Last gas station”!!!

E peccato anche non potersi fermare di più qui, a me piace da impazzire, si è capito! Ma purtroppo dobbiamo lasciare il Peloponneso per la nostra ultima tappa in Grecia: la città di Atene.

Gerolimenas resta uno dei ricordi più belli di questa vacanza nel Peloponneso!
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